Tutto congelato in attesa dell’udienza che entrerà nel merito della vicenda: il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva al Comune di Spoleto sulla sentenza del Tar dell’Umbria che annullava, di fatto, la nomina del dirigente finanziario Claudio Gori avvenuta alla fine del 2014.
Il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato, Francesco Caringella, in sede giurisdizionale, ha infatti pronunciato lunedì il decreto cautelare che lascia in carica, almeno per il momento, il dirigente. A chiedere la sospensiva è stato il Comune di Spoleto che ha presentato ricorso alla magistratura amministrativa di secondo grado attraverso l’avvocato Arturo Cancrini di Roma. L’istanza è stata accolta, si legge nell’ordinanza, “considerato che sussiste il pericolo attuale di un pregiudizio irreparabile in relazione agli effetti derivanti dall’esecuzione immediata della sentenza appellata sull’organizzazione e sulla funzionalità dell’ente appellante“. Il giudice ha quindi fissato la camera di consiglio per il 4 agosto per discutere il ricorso nel merito. Bisognerà quindi aspettare poco più di un mese per capire se la nomina del dirigente finanziario a tempo determinato con incarico fiduciario ai sensi dell’articolo 110 del Tuel, il testo unico sugli enti locali, sia valida oppure no e quali ripercussioni ci potranno essere nel caso in cui la sentenza del Tar venisse confermata.