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Noi X Trevi, “il centrodestra risponderà dell’irresponsabilità delle proprie azioni”

di Bernardino Sperandio (*)

In questi giorni è stata resa nota la costituzione in giudizio del Ministero degli Interni e della Commissione Elettorale Circondariale, difesi dall’Avvocatura dello Stato, contro la sentenza n. 238/2011 del 27.7.2011 del TAR Umbria che dichiarava nulle le operazioni elettorali del 15 e 16 maggio 2011 e il relativo verbale di proclamazione degli eletti.
All’appello avanti il Consiglio di Stato, fissato al 31 gennaio 2012, saranno quindi presenti contro gli appellanti Andreani e Zappelli, oltre ai controinteressati Sperandio e Pallucchi, assistiti dagli avvocati Brizi, Rampini e Pellegrino, anche l’Avvocatura di Stato con memoria depositata il 31 ottobre 2011.
La partecipazione del Ministero degli Interni a difesa del corretto operato delle procedure elettorali del maggio scorso, rafforza la posizione della lista Noi per Trevi che ha sempre sostenuto la legittimità dell’operato degli organi dello Stato (Prefettura e Sottocommissione elettorale), la cui prassi è sempre stata applicata regolarmente e senza eccezioni da tutte le Commissioni Elettorali Circondariali della Repubblica da non meno di trenta anni a questa parte.
Una questione, quindi, meramente giuridica che contrappone la validità della legge elettorale all’applicazione di ripetute circolari del Ministero dell’Interno . Niente brogli o altre oscure vicende frutto della fantasia dell’antipolitica, di cui la destra si è fatta paladina, ma solo la disquisizione sulla modalità di applicazione della legge elettorale, in merito alla quale il Comune di Trevi e la coalizione “Noi per Trevi” sono del tutto estranee. La destra per non aver democraticamente accettato la sconfitta, ha determinato il commissariamento del Comune di Trevi, che pur garantendo l’ordinaria azione di governo, ha di fatto impedito di mettere in atto quelle azioni politiche e programmatiche di sviluppo della città, oggi indispensabili per uscire da una profonda crisi. Tutto ciò aggravato dalla notizia di questi giorni del trasferimento dell’attuale commissario in altra sede, con l’ingresso di un nuovo commissario che di fatto interromperà ancora una volta l’azione ordinaria di governo, a discapito dei bisogni e delle necessità dei cittadini di Trevi. Il centro destra risponderà di fronte ai cittadini dell’irresponsabilità delle proprie azioni che nulla hanno a che fare con il bene della città e con lo sviluppo del nostro territorio.