Nodo, il Comune di Perugia fa melina sul nuovo quesito Anas

Nodo, il Comune di Perugia fa melina sul nuovo quesito Anas

Redazione

Nodo, il Comune di Perugia fa melina sul nuovo quesito Anas

Mer, 28/06/2023 - 14:33

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A febbraio la richiesta dell'ok alla Regione e ai Comuni interessati, ma Romizi non si è espresso e l'iter è fermo. Cristofani (Pd): rispetti la volontà del Consiglio comunale

Il Comune di Perugia fa melina sul via libera che Anas chiede alle amministrazioni interessate (Regione, Comune di Torgiano e, appunto, del capoluogo) sulla localizzazione del nuovo progetto del Nodo di Perugia (primo stralcio, il Cosiddetto Nodino, da Collestrada a Madonna del Piano) per attivare la Conferenza di Servizio per la definitiva approvazione del progetto stesso, suo finanziamento e appalto.

Un iter necessario, collegato all’assenso ricevuto con delibera Cipe del 2006, per il quale Anas ha scritto alle amministrazioni interessate lo scorso febbraio. E che ha trovato l’assenso della Regione e il parere contrario del Comune di Torgiano. L’amministrazione comunale di Perugia non si è ancora espressa, nonostante i solleciti di Anas.

E mentre i Radicali, contrari alla variante, chiedono che il Consiglio comunale di Perugia torni ad esprimersi alla luce della conoscenza del progetto presentato, il Partito democratico cittadino sollecita invece la Giunta Romizi a dare una risposta ad Anas, rispettando la volontà già espressa dalla massima assemblea cittadina.

Il Consiglio comunale di Perugia, nell’odg votato all’unanimità – ricordano i dem, ha chiesto che venisse realizzata nella sua interezza la ‘gronda sud’ stradale del territorio perugino, sia pure attraverso una sua realizzazione per fasi successive, ma senza alcuna incertezza sulla necessità della sua integrale realizzazione, facendo affidamento anche sul fatto che il precedente governo (Draghi- Giovannini) aveva inserito nel Def 2022 i primi 400 milioni.

“Nel merito – spiega il segretario comunale del Pd, Sauro Cristofani – la posizione del Pd perugino  è di esemplare chiarezza, in conformità al documento approvato dal consiglio comunale di Perugia. Nell’attuale situazione ci sono tre fasi che devono procedere simultaneamente: approvazione del raddoppio delle rampe di accesso alle gallerie di Piscille, a condizione che venga mantenuto lo svincolo su via Adriatica sia in ingresso che in uscita; contemporaneo consenso al progetto del ‘nodino’, cioè del tratto tra Collestrada e Madonna del Piano, suo finanziamento e appalto; progettazione da parte dell’Anas del successivo tratto tra Madonna del Piano e via Pievaiola, utilizzando a tal fine i 14 milioni di euro a disposizione per questo scopo. Solo il contemporaneo avanzamento di questi tre aspetti può dare concretamente la certezza della completa realizzazione del Nodo”.

“Stupisce, sorprende e preoccupa a questo riguardo – afferma ancora Cristofani – il ritardo preoccupante del Comune di Perugia nell’esprimere il suo formale consenso alla realizzazione del tratto Collestrada-Madonna del Piano secondo il progetto in ultimo presentato dall’Anas, che accoglie in larga misura le preoccupazioni di carattere ambientale rappresentate dalle popolazioni interessate e dalle Istituzioni umbre.

Eppure il Comune di Perugia, nonostante i solleciti, non ha finora proceduto alla formale espressione del suo consenso, assolutamente necessario per sbloccare la procedura.

“La cosa – commenta Cristofani – è clamorosa, inspiegabile e dannosa. È frutto di un deliberato disattendimento della volontà espressa dal Consiglio comunale? È solo inefficienza? È incapacità di comprendere quanto questo ritardo danneggi la possibilità di realizzare un’opera così importante per il futuro di Perugia e del suo territorio?”.

Di fronte a queste domande, il Pd chiede al sindaco Romizi “di essere garante della volontà espressa dal consiglio comunale e di tanta parte della comunità perugina di superare ogni difficoltà interna alla sua coalizione e di esprimere immediatamente il proprio assenso alla richiesta dell’Anas, fatta ormai da quattro mesi”.

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