Perugia

Nodino e Nodo, il Pd in Comune: “Idea non cambiata, confronto aperto”

Il Pd nelle ultime settimane ha rilanciato la necessità di realizzare il primo stralcio del Nodo di Perugia. Inteso non come il cosiddetto Nodino, da Collestrada sino a Madonna del Piano, ma l’intero tratto Collestrada – Madonna del Piano – ospedale. Quest’ultimo, se i fondi non fossero al momento disponibili, da realizzare intanto anche solo con una corsia per senso di marcia.

Un’apertura alla variante stradale che ha spinto molti di coloro che sono contrari all’opera a puntare l’indice contro alcuni esponenti del Pd che a suo tempo avevano manifestato perplessità contro l’opera.

Il gruppo consiliare comunale del Pd replica: a due anni portata avanti una posizione “con coerenza e fermezza, attraverso azioni e atti presentati in Consiglio comunale”.

Nodo-Nodino e il Pd comunale di Perugia

“Il Partito Democratico prima di altri (era l’ottobre del 2020) – si legge in una nota del gruppo consiliare – aveva aperto un confronto sulla urgente necessità di un intervento che andasse a risolvere l’annosa questione della viabilità e del traffico che giornalmente attraversa il territorio di Ponte San Giovanni e che compromette la vivibilità e la qualità della vita non solo dei cittadini di questo quartiere (si pensi all’inquinamento atmosferico e acustico), ma di tutti coloro che devono accedere alla città”.

“In più occasioni – proseguono i responsabili dem – ci siamo rivolti all’Amministrazione comunale per impegnare innanzitutto sindaco e la Giunta a partecipare con il Consiglio i propri intendimenti riguardo all’opera cosiddetta Nodino, ma soprattutto per valutare soluzioni e percorsi alternativi a un progetto fortemente impattante, non completo e per questo non risolutivo. Abbiamo invitato a una riflessione per migliorare la viabilità provinciale ed interregionale intorno all’area perugina, per sfruttare in maniera adeguata le sedi attuali, accanto a una ricognizione nonché riorganizzazione/implementazione di un sistema pubblico dei trasporti più efficiente ed efficace”.

Nuovo progetto e sopralluoghi Anas

“Non da ultimo – ricordano – ci siamo impegnati in quel processo partecipativo con cittadini ai quali non abbiamo mai sottaciuto la nostra posizione. Partecipazione che sarebbe spettata anche e soprattutto ad altri, vista la voce non univoca e le dichiarazioni contrastanti di Comune e Regione sulla questione”.

Nel frattempo alcune valutazioni iniziali sul progetto sono state riviste dai tecnici. Con la previsione di Anas – come annunciato dall’assessore regionale Melasecche in Aula – di un primo tratto con un’unica galleria. E si è in attesa di un ulteriore confronto con i sindaci di Perugia e Torgiano, perché presenti eventuali modifiche migliorative al tracciato.

I tecnici per conto si Anas continuano ad effettuare carotaggi e sopralluoghi nei terreni privati di Collestrada. Verifiche illegittime, sostengono i rappresentanti del Coordinamento dei comitati contrari all’opera, che mostrano il parere con cui il Ministero della Transizione ecologica scrive nero su bianco che il nuovo progetto dovrà comunque essere sottoposto a una nuova valutazione di incidenza ambientale.

Aspettative e timori

Il Pd di Perugia, attraverso la posizione riassunta dal neo segretario Sauro Critofani, mette al centro del dibattito non il Nodino, ma il Nodo. Considerato l’unico intervento in grado di mitigare i problemi di viabilità di tutta Perugia. Che trovano nella strozzatura delle gallerie l’altro vero punto critico. Il timore del Pd di Perugia è che una volta garantita la viabilità nazionale nord-sud lungo la E45 con il Nodino, i disagi di Perugia restino poi nel dimenticatoio. D’altra parte il Comitato di Ponte San Giovanni favorevole al Nodino, pur auspicando la realizzazione dell’intero Nodo, teme che altri interventi messi sul tavolo della trattativa con Ministero e Anas possano bloccare un’opera che potrebbe essere a breve cantierabile.

Nodo al centro e piano intermodale

“Il cuore del problema – scrive il gruppo consiliare comunale del Pd – è rappresentato dal Nodo stradale di Collestrada, con la saturazione drammatica delle grandi direttrici nazionali e del Raccordo autostradale Ponte San Giovanni – Bettolle, nel tratto iniziale fino a Corciano-Magione. Solo affrontando il problema nella sua completezza, con un progetto che tenga conto dagli indiscutibili e ovvi cambiamenti che le dinamiche di sviluppo e tutela hanno determinato in materia di flussi di traffico, salvaguardia ambientale e compatibilità tra costi e benefici (in linea con i principi di sviluppo sostenibile e con quanto richiesto dal piano Next Generation EU), e con un serio piano intermodale che valorizzi e rafforzi le infrastrutture esistenti e che favorisca una vera alternativa agli spostamenti sistematici da e per Perugia, si può dare una risposta autentica ai bisogni della comunità. In questo senso il Partito Democratico di Perugia ha elaborato in queste settimane un documento, aperto a contributi e riflessioni, che prende in esame possibilità di sviluppo del progetto che hanno come obiettivo quello di tutelare la qualità della vita dei cittadini e l’ambiente nel quale vivono”.