Perugia

Nodino, Anas va avanti con un’unica galleria | Incontro definitivo coi sindaci

“Uno dei punti più congestionati della rete nazionale, in quanto
si sovrappongono il tratto di attraversamento di lunga percorrenza, con un
numero altissimo di mezzi pesanti, con quello regionale”. Così l’assessore regionale Enrico Melasecche ha definito in Aula la situazione del cosiddetto Nodo di Perugia, rispondendo a un’interrogazione di Fioroni e Pastorelli.

“Le conseguenze più evidenti – ha proseguito Melasecche – sono rappresentate dalla congestione derivante dai raggiunti limiti di capacità delle infrastrutture in questione dando luogo a frequenti fenomeni di accodamento fino al blocco della circolazione in caso di incidenti stradali. Le difficoltà di percorrenza si riscontrano sia nel tempo necessario per percorrere la rete, sia per le perdite economiche e sociali per l’incidentalità stradale, oltre che per l’impatto ambientale”.

L’accesso all’ospedale

“Le criticità riscontrate – ha proseguito l’assessore – sono gravi anche per la difficoltà di accesso al polo ospedaliero regionale di Perugia per gran parte della popolazione servita. Il problema della sistemazione del Nodo di Perugia non riguarda quindi solamente l’accessibilità al capoluogo, ma rappresenta una criticità di livello nazionale, poiché interessa una viabilità strategica per l’intero Paese. La direttrice E45 – E55 è ricompresa infatti, da
sempre, tra gli interventi prioritari del Paese”.

Nodo e Nodino

L’intervento originario complessivo del Nodo di Perugia è costituito da circa 15 chilometri. Con il termine Nodino di Perugia si intende solamente un tratto più breve.

“Gli obiettivi dell’intervento – ha spiegato Melasecche – consistono nel potenziamento del sistema infrastrutturale viario, la separazione dei traffici locali da quelli nazionali, il miglioramento della funzionalità stradale, la riduzione dei livelli di incidentalità, la redistribuzione dei flussi di traffico su un sistema di arterie più estese creando un sistema che garantisca la
continuità dei flussi anche in caso di criticità particolarmente rilevanti.
Infine il miglioramento ambientale del sistema urbano e periurbano perugino, in particolare riferito all’inquinamento atmosferico e al rumore.

I rilievi dell’Anas

In linea con quanto previsto dalla Risoluzione di questa Assemblea legislativa – è stato ricordato – l’Anas ha provveduto all’aggiornamento del quadro ambientale e programmatico di riferimento volto a verificare i cambiamenti intercorsi ed il reale stato dei luoghi.

È in corso l’esecuzione di una campagna geognostica e di caratterizzazione ambientale specifica, un rilievo e studio di traffico ed una campagna di rilievo del clima acustico per definire lo stato ante opera.

Nuove soluzioni, unica galleria

Gli approfondimenti tecnici di Anas – ha informato Melasecche – hanno
individuato all’interno della conferma del tracciato planimetrico già approvato dal Cipe nuove soluzioni di carattere altimetrico in corso di
definizione che consentono un sostanziale miglioramento del progetto che
prevederebbe un’unica galleria senza emergenze prossime al bosco di
Collestrada, nonché ulteriori miglioramenti dal punto di vista ambientale.

Nel prosieguo della progettazione Anas definirà l’effettiva sagoma e le
modalità di scavo della galleria artificiale, prediligendo scelte con impatti
ambientali minori.

“Quindi gli approfondimenti prospettati da Anas, informalmente discussi con gli enti territoriali, principalmente con i Comuni di Perugia e Torgiano – ha proseguito Melasecche – vanno nella direzione della Risoluzione approvata da quest’Aula per consentire a tutti i soggetti interessati di convergere su una soluzione migliorativa effettivamente percorribile”.

Obiettivo della Giunta: avere anche lo stralcio successivo

“L’obiettivo di questa Giunta – ha concluso – è non solo la realizzazione del primo stralcio, ma anche di sollecitare Anas nella progettazione della revisione progettuale dello stralcio successivo: Madonna del Piano-Ospedale Silvestrini-Corciano”.

Gli incontri con i sindaci di Perugia e Torgiano

A breve è previsto un incontro conclusivo con Anas e con i due Sindaci interessati di Perugia e Torgiano, chiamati a proporre soluzioni ulteriormente migliorative rispetto ad opere complementari che, per legge, non possono comunque superare il 2 per cento del valore dell’intera opera.

La politica e il Nodo-Nodino

Da Torgiano, tuttavia, l’opposizione richiama il sindaco agli impegni assunti un anno fa con l’approvazione all’unanimità delle due mozioni contro l’opera. Chiedendo che il Nodino venga conseguentemente cancellato da tutti gli atti di programmazione territoriale.

La variante è stata anche oggetto di un confronto di maggioranza a Palazzo dei Priori. I gruppi politici, pur con qualche distinguo tecnico sul progetto, hanno ribadito la necessità di fare in fretta, ma anche di lavorare contestualmente per il raddoppio della rampa di accesso al Raccordo. L’obiettivo, comunque, deve essere il completamento dell’intero Nodo.

Obiettivo, questo, su cui i partiti di centrodestra concordano anche a livello regionale.