Troppi ritardi sulla scala mobile. A denunciarlo è la consigliera comunale Monica Muzzi (Scegliamo Nocera) che mette in evidenza le lungaggini per attivare l’opera.
“Tutto fermo dopo un anno”
“Lo stato di fatto della scala mobile non è assolutamente cambiato – dice – Era Giugno 2022 quando l’Amministrazione rassicurava i cittadini che non c’era alcun mistero dietro il punto di approdo di San Felicissimo e che presto si sarebbe proceduto alla sua inaugurazione. Peccato che, a distanza di quasi un anno, nulla sia cambiato. Tutto è fermo. E dunque ce lo chiediamo ancora, ma la scala mobile?
Opera già collaudata
“Nonostante l’opera sia stata ultimata da tempo e sia stata collaudata e verificata in ogni dettaglio – in base a quanto ci è stato comunicato dal Sindaco- , essa risulta chiusa e non utilizzabile dai cittadini. Sappiano che la documentazione progettuale dell’intera opera è stata trasmessa alla Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali), agenzia che, dopo attenta lettura e studio dell’intero progetto, avrebbe provveduto all’autorizzazione della sua messa in funzione. È lecito chiedersi se a Roma, da giugno ad oggi, stiano ancora leggendo le pagine o se i problemi siano da cercare altrove“.
“Fretta nello spacciare come finite opere invece incompiute”
“Ci teniamo a precisare che nessuno mette in discussione il lavoro degli uffici comunali: siamo certi che abbiano lavorato alacremente al fine di fornire il loro supporto al completamento dell’opera; siamo inoltre consapevoli che i tempi burocratici sono lunghi. Riteniamo però che la responsabilità di quanto accade non possa sempre essere scaricata sugli altri. L’Amministrazione promette troppo spesso soluzioni con estrema facilità, salvo poi non mantenere quanto promesso, adducendo motivazioni spesso pretestuose. L’unico segno che contraddistingue l’operato di questa Amministrazione è quello legato alla fretta di spacciare per finite opere che in realtà sono incompiute, incomplete o inutilizzabili, annunciando o esibendosi in tagli di nastri che servono a ben poco.
“Considerando che sono stati spesi molti denari pubblici per la realizzazione di una struttura che attualmente rimane, per motivi ignoti, inutilizzabile, abbiamo presentato un’interpellanza per chiedere spiegazioni in merito”.