Fa parlare i giovani, quelli del gruppo con cui ha lavorato e che gli hanno chiesto di candidarsi. Poi un imprenditore, quindi scende in campo lui. Archetto, occhio di bue puntato addosso, camicia bianca e parlantina sciolta. Tutto è curato per la presentazione di Virginio Caparvi candidato sindaco, a capo della lista “Futura Nocera”.
Caparvi è parlamentare della Lega dal 2018, segretario regionale della Lega, in amministrazione comunale a Nocera dal 2011 e da qualche giorno ha ufficializzato la sua corsa alle amministrative d’autunno come sindaco. Con lui il centrodestra, che lui punta ad allargare. In prima fila c’è il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini. Il sindaco uscente, Giovanni Bontempi, è in fondo a piazza San Filippo, la location scelta, ma alla fine si stringono in un abbraccio emozionato.
“Non potrei fare il lavoro che faccio se non fossi ottimista. Ci sono opportunità da cogliere”, ha detto Roberto Biagioli, imprenditore, salito sul palco per sostenere la candidatura di Caparvi”. “Abbiamo trovato in Virginio una persona che ci ha ascoltato, preparata, con coraggio e determinazione“, hanno detto gli altri.
“Sono orgoglioso ed emozionato – ha esordito Caparvi – per aver lavorato con i giovani in questo periodo e per aver pensato di dare una prospettiva nuova a questa città. Un gruppo che sta insieme per Nocera, ognuno con il proprio percorso, ma tenuti insieme dalla progettualità per la città. Nocera non è un malato che bisogna curare ma ha tutti gli elementi per lo sviluppo“. Forse una stoccata a Montironi, medico in pensione, l’uscita sul malato. Di certo pochi i cenni rivolti agli avversari.
Quindi rilancia i suoi successi in Parlamento, che porteranno benefici anche a Nocera, dal raddoppio della Orte – Falconara, che passerà per Nocera, alla reindustrializzazione del polo della ex Merloni, al Superbonus possibile anche per le case che hanno avuto la ricostruzione post sisma 97 o ai 200mila euro per gli interinali del Comune.
Quindi l’annuncio: “Non guadagnerò un emolumento in più. Con i 44mila euro lordi di un sindaco, la metà li investirei per borse di studio agli studenti meritevoli. L’altra metà per la promozione territoriale“. E sulla bozza di programma, che si vuole scrivere a più mani e con i cittadini, c’è lo sviluppo sostenibile, accompagnato dalle comunità locali, il tavolo permanente delle Partite iva, “veri eroi“, la consulta delle frazioni e “stop all’investimento sull’estemporaneità“.
“Sarò un sindaco di palazzo, di piazza e delle Istituzioni, perché di questo c’è bisogno per amministrare bene una città – ha detto – io non ho scelto di candidarmi, ma ho sentito un legame d’amore con la città. Penso di essere, in questo momento, il sindaco più utile alla città. Non so se mi converrà, ma la politica non si fa per convenienza. Sarò un sindaco presente. E il giorno che sarò a Roma sarà un giorno in più per la città“.