Foligno

Nocera Umbra, Caparvi frena le preoccupazioni sull’eolico: “Stiamo vigilando”

Il tema del nuovo parco eolico che andrebbe ad essere creato a Nocera Umbra fa discutere e, dopo l’allarme di Legambiente, il sindaco Virginio Caparvi frena le preoccupazioni e assicura la massima allerta sul tema.

“No all’informazione parziale e scorretta”

Ormai da giorni rimbalza su whatsapp un messaggio di poche righe in cui viene paventata l’imminente installazione di un parco eolico attorno Nocera. Il metodo e lo scopo di chi si presta a questa informazione parziale e scorretta è certamente quello di creare allarmismo e polemica“, dice Caparvi che riassume la cronistoria della pratica.

La cronistoria dell’opera

“I fatti: Una società operante nel campo delle energie rinnovabili ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) un progetto di installazione di 10 aerogeneratori (pale eoliche) nei comuni di Nocera Umbra (6), Valtopina e Foligno. Gli enti locali e le relative amministrazioni non hanno alcun ruolo in tutto questo se non un ruolo interlocutorio che, nel nostro caso, è stato espletato sia prima della presentazione del progetto, sia quando il MASE ci ha chiesto di fornire delle valutazioni sul progetto stesso. Valutazioni che abbiamo fornito nei tempi corretti andando a sollevare tutti i vincoli paesaggistici che verrebbero violati e dunque evidenziando un non apprezzamento dovuto al posizionamento delle installazioni. Pareri analoghi sono stati dati dalla Provincia di Perugia, da Assisi, Valtopina ed altri. Gli uffici comunali, interessati nei paesi precedenti dalla Regione Umbria rispetto la definizione di una mappa delle aree idonee all’installazione, avevano già elaborato una richiesta volta a restringere tali aree “idonee”soprattutto per ciò che concerne le zone di monte Alago e Busseto”.

“Non diventiamo nimby”

Caparvi spiega come la legge consentirebbe la definizione di queste progettualità senza un protagonismo diretto delle comunità locali e delle amministrazioni comunali “ma ciò non vuol dire che siamo stati fermi né che lo saremo. Sarà mia cura andare al Ministero per seguire l’evolversi della vicenda. Una vicenda ancora lunga e complessa. Dunque la città è ben rappresentata nella vigilanza di un iter che ci vede contrari non tanto nella tecnologia (parlo a titolo personale) quanto nella modalità e nel posizionamento ipotetico di tali aerogeneratori. La cittadinanza verrà informata a proposito di qualsiasi sviluppo. Tutto quanto detto ci tengo a sottolineare quanto il tema dell’energia pulita e della indipendenza energetica di una nazione sia cosa seria, molto seria. Affrontare questi argomenti con superficialità e spirito “nimby” (dall’inglese: non nel mio giardino) è ciò che ha costretto l’Italia ad essere al palo e a perdere competitività rispetto a molti altri paesi europei. Ed è uno dei motivi per cui oggi investire e produrre all’estero è più conveniente”.