Una pianta messa a dimora vicino ai massi commemorativi delle persone uccise durante l’eccidio di Collecroce del 17 aprile 1944. Questo il ricordo dell’ANPI “17 aprile” in occasione della ricorrenza della strage. Pur non potendo svolgere le consuete iniziative commemorative di ‘Fatti e luoghi della memoria’ a causa della situazione sanitaria generale, infatti, l’ANPI “17 aprile” ha optato per un’iniziativa in solitaria. Un rappresentante dell’associazione, domani si recherà presso ogni masso posizionato sui luoghi delle uccisioni e metterà a dimora una pianta di lavanda, fiore scelto per la sua resistenza (nella foto la cerimonia del 2019).
Sarà questo il modo simbolico per ricordare le vittime della strage culminata con l’eccidio di Collecroce, frazione nocerina dove videro la morte per mano nazifascista 23 presone, fra partigiani e gente del luogo, tra cui anche anziani e ragazzi poco più che bambini. “Si tratta di un’iniziativa simbolica per non interrompere il ricordo di queste persone che ogni anno, anche a distanza di 77, vogliamo ricordare sia per le loro vite spezzate che come simbolo della lotta che ha portato ai valori di democrazia e libertà dai quali è nata la nostra Costituzione. – spiega il presidente dell’ANPI nocerina, Francesco Mirti – La pandemia non ci permette iniziative aperte a molte persone, quindi vorremmo mantenere viva la memoria mettendo a dimora nei luoghi delle uccisioni una piccola pianta di lavanda, una pianta resistente che si adatterà al nostro clima e rimarrà accanto ai massi negli anni futuri“.