Sara Minciaroni
E' stata rinviata al 2 aprile l'udienza nella quale si trovano imputati i 5 cittadini albanesi arrestati e accusati di essere i responsabili della rapina in villa ai danni di un'anziana di Nocera Umbra avvenuta il 5 aprile scorso. Questa mattina “la banda” scortata dagli agenti della polizia penitenziaria era presente in aula davanti al Gup Alberto Avenoso. Per quattro di loro gli avvocati della difesa Tiziano Veltri e Alessandro Mori hanno richiesto il rito abbreviato, mentre per il quinto la richiesta di patteggiamento parla di una pena di 3 anni e 10 mesi.
In aula. Secondo l'accusa i cinque giovani (tutti ventenni) “in concorso tra loro si recavano…presso l'abitazione dell'anziana. Introducendosi all'interno dell'abitazione mentre la donna usciva di casa e con violenza consistita nell'afferrarla per le braccia e nel tapparle la bocca, con minaccia consistita nel puntarle alla gola un coltello prelevato dalla cucina e nel dirle che se non avesse dato loro i soldi l'avrebbero uccisa, nonché privandola della libertà personale con ulteriore violenza, consistita nel legarla ad una sedia prima di lasciare l'abitazione, si impossessavano anche in parte strappandoli di dosso alla vittima, di 600 euro e numerosi oggetti in oro, per un valore complessivo di 4/5 mila euro”. Mentre due facevano da pali in auto, secondo l'accusa, gli altri portarono a segno la rapina. L'accusa per loro e di rapimento e rapina, con le aggravanti di “aver commesso il fatto in più persone riunite con l'uso di un'arma e approfittando di una persona anziana”.
L'auto sospetta non sfugge al carabiniere.Le indagini sono arrivate presto ad una svolta grazie alla segnalazione di un carabiniere in servizio proprio nella stazione nocerina. La sua prontezza nel registrare il numero di targa di una Lancia Y “sospetta” è stata determinante. Quell'auto, con a bordo due uomini, incrociata proprio nei pressi di via Romana, quando il militare ha invertito il senso di marcia ed ha deciso di seguirla, aveva nel frattempo raccolto altre 3 persone.
Rintracciati i 5. Rimettere insieme tutti i pezzi e ricondurre la segnalazione del militare alla rapina ha richiesto poche ore. Il primo ad essere stato rintracciato è stato un falegname, cittadino albanese di 24 anni la cui residenza è stata individuata a Città della Pieve. Qui sono andati a prenderlo i militari della compagnia pievese, e con lui hanno trovato anche un altro componenete della banda riconosciuto dal carabiniere che aveva lanciato la segnalazione.
Incastrati dalla ricevuta d'albergo. La seconda parte degli arresti si è svolta in terra Toscana, dove gli altri tre componenti della banda sono tornati dopo il “colpo” a bordo di una Audi A6 con targa albanese. Non è stato difficile rintracciare anche questa seconda auto. Ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Empoli, tra le informazioni in possesso dei militari il fatto che i tre fossero arrivati da Fucecchio. Due di questi sono stati fermati la sera del 5 aprile proprio a bordo dell'auto segnalata. E' quindi scattata la perquisizione nelle loro case ed è saltato fuori un po' di tutto: orologi e gioielli ritenuti il “bottino” della rapina e di altri furti, contanti per 3500 euro e soprattutto la prova “regina”, una ricevuta di pernottamento in terra umbra relativa alla sera prima della rapina ai danni dell'anziana di Nocera Umbra.