Prima le regole, e che diamine. A Spello non si scherza sulle affissioni che rendono pubbliche le convocazioni del Consiglio Comunale e del relativo Ordine del Giorno in discussione. Uno tribola tutta la vita per conquistare il diritto a 5 affissioni, nel caso di specie, come previsto dal prezioso comma 3 dell’articolo 34 del Regolamento del consiglio comunale, e poi ci si dimentica di farne ben 3 impedendo al cittadino di sapere di cosa si discute nel massimo consesso politico e amministrativo cittadino. Ignorantia legis non excusat.
Orde di cittadini inferociti avrebbero potuto protestare davanti alle 3 bacheche comunali delle vie cittadine che sono risultate orfane dell’indispensabile foglio. Tanto prezioso che infatti viene prodotto in tiratura limitata: 3 bacheche, 3 fogli. Un rischio troppo grande per l’ordine pubblico spellano, da far venire i brividi solo a immaginarlo.
E insomma non c’è stato niente da fare, perché la irremovibile protesta di alcuni consiglieri di CambiAmo Spello è stata così netta, sulla mancanza del rispetto del regolamento comunale, che nulla si è potuto accomodare per far celebrare regolarmente il Consiglio comunale in programma. Se ne avranno a male coloro che hanno letto invece i due, miseri, fogli affissi all’interno della casa comunale, quelli sì regolarmente prodotti e appesi.
Chissà se, come fanno spesso gli americani prima di andare in guerra, a Spello avranno fatto la conta di quante persone venivano scontentate e, in nome della ragion di Stato, si saranno detti “possiamo permetterci queste vittime davanti all’opinione pubblica”.
Oppure, chissà che non si sia rotta la stampante o la macchina tipografica che produce l’indispensabile mezzo di informazione pubblica.
Fatto sta che a Spello non si scherza e l’affissione è sacra. Guai a voi. Quanto ai contenuti dei lavori del Consiglio, beh di quelli ne riparliamo domani magari.
La nota ufficiale del Comune di Spello sull’accaduto:
“Rinviata la seduta del consiglio comunale di Spello prevista per giovedì 29 agosto alle ore 17.30. Su istanza dei consiglieri comunali del gruppo CambiAmo Spello Paolo Lillocci e Lorenzo Sensi, il consiglio comunale ha preso atto della inottemperanza del comma 3 dell’articolo 34 del Regolamento del consiglio comunale che riguarda l’“Ordine del giorno – pubblicazione ed affissione”, in quanto non risultavano affissi i manifesti pubblici della convocazione del Consiglio nelle bacheche comunali che si trovano nelle vie principali del centro storico e della periferia. Su un totale di cinque, sono risultati infatti affissi soltanto due manifesti all’interno del palazzo comunale.
Il rinvio del Consiglio è stato fortemente voluto dal capogruppo Lorenzo Sensi e dal consigliere Paolo Lillocci che hanno anche chiesto più chiarezza nei regolamenti comunali che necessitano di revisioni non interpretabili.
Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità il rinvio della seduta”.