No Green Pass, dirigente sanitario "L’unica utilità delle mascherine sarebbe quella di dichiarare la propria sottomissione alla dittatura"
No Green Pass – Centinaia di persone hanno sfilato per la città questa mattina, da corso del Popolo a piazza della Repubblica per manifestare contro il Green Pass obbligatorio. Ad organizzare l’iniziativa, il Fronte del dissenso insieme alla Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali) con frequenti cori di solidarietà verso i portuali di Trieste.
Manifestazione no Green Pass
Come in altre città italiane anche Terni questa mattina è stata teatro di una manifestazione “no Green pass”. Sulla carta i manifestanti starebbero, ormai da settimane, obiettando contro l’obbligo della certificazione sui luoghi di lavoro, sui tamponi a pagamento e più in generale su quella che definiscono “dittatura sanitaria”.
Le voci della protesta
“Uno, cento, mille portuali”, il coro che si è alzato più volte dalla folla, in solidarietà ai lavoratori del porto di Trieste, insieme ad altri contro il governo Draghi. Secondo i manifestanti quel del Green Pass è un vero e proprio attacco alla democrazia e al diritto al lavoro, “un atto illegale e incostituzionale”. La protesta si è comunque svolta in modo pacifico, sotto la supervisione delle forze dell’ordine, benché non ci sia stata pressoché nessuna attenzione per le normative anticovid.
Le motivazioni
Diverse persone hanno preso parola durante la contestazione portando all’attenzione dei presenti argomentazioni già sentite soprattutto da “no vax” e “no mask”. Si è tornati a parlare di sperimentazione vaccinale, di dittatura sanitaria, di scelta etica.
Dirigente sanitario no Green Pass
“Sono uno dei cattivi, sono uno di quelli messi nella lista – ha dichiarato un dirigente sanitario originario di Terni – lavoro in una delle regioni probabilmente più dura che imposto queste tutte follie. Quindi mi trovo sospeso, a casa, senza stipendio. Con un procedimento disciplinare in corso. Cosa significa questo? Non portare il pane a casa, che equivale a morire di fame”. Lo stesso dirigente ha poi dichiarato che l’unica utilità delle mascherine sarebbe quella di dichiarare la propria sottomissione alla dittatura.
Attacco a Draghi e al Governo
“Andremo avanti contro qualsiasi iniziativa che prenderà” ha affermato una rappresentante del front del dissenso. “Non ci facciamo intimidire, non faremo un solo passo indietro”. Non sono mancati poi paragoni tra le misure sanitarie in atto e le leggi fasciste “il Paese sta sperimentando il passaggio ad un nuovo regime come in altri posti. Da noi è il Qrcode verde, in Cina il credito sociale”.
No vax
Immancabili anche gli attacchi alle industrie farmaceutiche che “stanno guadagnando con i vaccini e che sono le stesse industrie che producono pesticidi che ci hanno causato le malattie oncologiche di cui morivamo prima del Covid”.
di Alessia Marchetti