Categorie: Cronaca Spoleto

Niente prezzi esposti, bar multato per oltre 1000 euro

Un sopralluogo dei Nas aveva portato un bar di Spoleto ad essere multato per non aver applicato i prezzi dei prodotti in vendita in ogni singola confezione. Ma le controdeduzioni dei titolari del pubblico esercizio, situato lungo la Flaminia, avevano portato il Comune di Spoleto ad archiviare la contravvenzione. Peccato però che il barista non aveva comunicato le proprie osservazioni anche ai carabinieri che avevano provveduto all’accertamento della violazione amministrativa. Così ora l’amministrazione comunale ha annullato l’ordinanza con cui aveva archiviato la multa ed ha inviato al bar una ingiunzione di pagamento per oltre 1.000 euro.

La particolare vicenda ha inizio nel settembre 2014 quando i carabinieri del nucleo per la tutela della salute (Nas) fanno un sopralluogo in un bar lungo la Flaminia e contestano al titolare che “all’interno dell’esercizio era stato omesso di indicare il prezzo di vendita per unità di misura dei prodotti alimentari in confezione orignale, commercializzati nell’esercizio stesso ed esposti sugli scaffali di vendita“. Quali prodotti nello specifico fossero senza prezzo non viene specificato, ma presumibilmente il riferimento è a pacchetti di patatine, bevande in bottiglia e cose similari. Nel verbale veniva indicato di inviare eventuali scritti difensivi sia al Comune di Spoleto che ai carabinieri per conoscenza. E l’esercente spoletino lo ha fatto nei tempi stabiliti, anche se replicando però soltanto all’amministrazione comunale, contestando proprio il fatto che non si indicava nella multa a quale prodotto alimentare si faceva riferimento, avendo il bar in questione sia una licenza di pubblico esercizio che di vicinato alimentare. Qualche mese dopo, siamo a luglio 2015, il Comune di Spoleto, con un’ordinanza dirigenziale, ha archiviato il verbale in oggetto. Ma è soltanto a novembre scorso che i carabinieri del Nas vengono a conoscenza sia delle deduzioni del bar che dell’archiviazione da parte del Comune, contestandola. Immediatamente, infatti, i militari hanno spiegato sia l’oggetto specifico del verbale. Cosa che, unita al fatto che il titolare del bar non aveva inviato le sue osservazioni anche ai carabinieri, ha portato alla decisione del Comune – con un’ordinanza dirigenziale datata 7 marzo, cioè ieri – di annullare  l’ordinanza in cui si archiviava la sanzione, emettendo un’ingiunzione di pagamento per la somma di 1.032 euro (più 5,88 euro di spese di notifica). Al titolare del bar restano ora due strade: pagare entro 60 giorni dalla notifica della nuova ordinanza o presentare ricorso in Tribunale contro di essa.