In attesa di decisioni sul rischio scontri, l'Osservatorio non dà al Perugia il via libera per la vendita ai tifosi rossoverdi
Niente derby al Curi (per ora), ai tifosi che risiedono nella provincia di Terni. Per ora, perché in attesa di approfondimenti sul rischio della partita l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive ha comunicato all’AC Perugia di non avviare la vendita ai tifosi che risiedono appunto nella provincia di Terni.
Un provvedimento che non riguarda dunque solo il tifo organizzato eventualmente ospitato nel settore ospiti in Curva Sud, ma tutti gli spazi del Curi.
E questo, recita il dispositivo dell’Osservatori inviato alla Lega nazionale di Serie B, “fino all’assunzioni di determinazioni in merito”. Cioè quando verrà definito l’effettivo rischio di scontri tra le due tifoserie umbre.
Dopo lo “sciopero” dei tifosi perugini nel derby di andata al Liberati, per protestare contro le restrizioni (ma comunque con la presenza di altri tifosi del Perugia), il 18 febbraio si prospetta dunque un Liberati senza tifosi rossoverdi.
