Tredici musicisti, tra cui il premio Oscar Nicola Piovani, ma anche i compositori Adriano Guarnieri e Louis Andriessen, lanciano un appello alle istituzioni per il Teatro Lirico Sperimentale, in stato di crisi a causa dello scarso sostegno economico istituzionale, in primis da parte di Regione, Provincia di Perugia e Comune di Spoleto ma anche degli altri Comuni dell’Umbria.
Una lettera indirizzata alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, al vice Fabio Paparelli ed all’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini ma anche al vice sindaco di Spoleto Maria Elena Bececco ed all’assessore alla cultura Camilla Laureti, così come a dirigenti regionali.
L’appello dei musicisti
“Gentile Presidente, egregi assessori, – scrivono Nicola Piovani, Louis Andriessen, Adriano Guarnieri, Edda Moser, Marco Angius, Flavio Emilio Scogna,Enrico Girardi, Pierfrancesco Borrelli, Andrea Cera, Lucio Gregoretti, Enrico Marocchini, Tonino Battista,Vittorio Montalti – reiteriamo il precedente appello inviato tramite gli uffici e ora integrato anche grazie alle notizie avute dai rappresentanti sindacali dell’Istituzione.
Abbiamo avuto notizia dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” che, allo stato attuale e già da quest’anno, non sono stati organizzati i consueti e importanti Corsi di Alta Formazione Professionale musicali rivolti a giovani strumentisti e pianisti Maestri Collaboratori, corsi che hanno fatto scuola in Italia e non solo, perfezionando giovani musicisti, molti dei quali anche grazie a queste esperienze hanno raggiunto ottimi risultati e attualmente lavorano nei maggiori Teatri italiani (Teatro alla Scala di Milano, Teatro Petruzzelli di Bari) e stranieri (Covent Garden – Royal Opera House di Londra, Metropolitan Opera House, Brusselles).
Ci appelliamo alla Presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, al Vicepresidente e Assessore alle Politiche per la competitività e crescita del sistema economico-produttivo, all’Economia, al Commercio, al Turismo e al terziario innovativo, all’Assessore alla Cultura e al Sindaco di Spoleto, affinché queste esperienze di Alta Formazione professionale (Corso per Pianisti Maestri Collaboratori, Corsi per Ensemble di Musica Moderna e Contemporanea, Corsi per Canto Barocco e Mozartiano) non siano sospese. Tali corsi per giovani musicisti che credono alla musica, alla cultura, attivi da oltre 25 anni e tra le prime realtà nate in Italia, rappresentano uno dei maggiori vanti del Teatro Lirico Sperimentale e della Regione Umbria.
La sospensione dei Bandi da parte della Regione Umbria per questo tipo di attività rappresenta un grande errore da ogni punto di vista, sia per le perdite di opportunità di studio serio e intenso per i giovani musicisti, sia per l’immagine della stessa Regione Umbria – che si caratterizzerebbe per l’attenzione alla Cultura –. Ma la cultura non è solo una rassegna musicale e teatrale più o meno estemporanea, ma anche studio, approfondimento, diffusione d’idee ed esperienze laboratoriali di eccellenza, come quelle di specializzazione promosse sino a due anni fa dal Teatro Lirico Sperimentale in collaborazione con la Regione Umbria e con il Fondo Sociale Europeo.
Decine e decine di giovani musicisti provenienti dall’Umbria, dall’Italia e dall’Estero hanno frequentato i Corsi diplomandosi dopo severe selezioni e. Noi ne siamo stati “testimoni” in qualità di artisti-docenti che hanno collaborato non tanto per i compensi, quanto per la serietà ed efficacia del Teatro Lirico Sperimentale.
Ci permettiamo di appellarci a Voi affinché possiate e vogliate ripensare le Vostre politiche sulla formazione professionale, riservando quei fondi necessari per continuare le esperienze di Alta Formazione del Teatro Lirico Sperimentale – un fiore all’occhiello dell’Umbria e di Spoleto, che, per sfoggiare, occorre alimentare-.
Le Vostre “fabbriche” della Vostra Regione sono Cultura, il Turismo, l’Ambiente e l’esperienza del Teatro Lirico Sperimentale è parte integrante di questa filiera.
Auspichiamo che questo appello venga accolto per non disperdere il patrimonio di conoscenze e rapporti che il Teatro Lirico Sperimentale ha acquisito in questi anni. Non è possibile che lo Sperimentale venga azzerato in questa maniera nell’ambito dell’Alta Formazione. Sarebbe un vero e proprio “delitto” culturale!
Vi preghiamo inoltre di voler sostenere in modo adeguato l’attività istituzionale del Teatro Lirico Sperimentale: Concorso “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici, tra i più importanti a livello internazionale; Corso di Avviamento al Debutto e Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto e dell’Umbria. Siamo certi della vostra sensibilità e volontà politica nel far sì che non si disperda il prezioso patrimonio culturale del Teatro Lirico Sperimentale, un vostro gioiello che dovete difendere in ogni modo”.
Il Comune di Spoleto: contributi aumentati
In queste ore arriva anche la presa di posizione del Comune di Spoleto. Di seguito la nota dell’Ente.
“Il Teatro Lirico Sperimentale è un’icona della cultura italiana, parte dell’identità stessa di Spoleto, un’istituzione di prestigio mondiale che va tutelata e supportata: questo il messaggio dell’Amministrazione comunale di Spoleto dopo la proclamazione dello stato di crisi del TLS.
Questa amministrazione ha sempre considerato il Teatro Lirico come parte integrante della ricchezza culturale di Spoleto, dimostrando il massimo interesse ed esercitando la più completa attenzione nei confronti dell’istituzione. Il Comune di Spoleto era presente, nella persona del proprio assessore al bilancio, anche in occasione dell’ultimo incontro a Perugia per affrontare la delicata situazione patrimoniale del Teatro Lirico, un incontro a cui i dirigenti della Regione non si sono presentati. Negli ultimi anni, il contributo dell’Amministrazione comunale nei confronti del Teatro Lirico Sperimentale è aumentato e oggi supera gli 83mila euro annuali tra quota associativa e un contributo straordinario aggiuntivo, una cifra comunque importante per un bilancio di una piccola città come Spoleto.
Ma di fronte a tale stato di cose il Comune di Spoleto ritiene necessario che sia aperto un tavolo di confronto in cui siano presenti tutti i soggetti, i Comuni e le istituzioni regionali per salvaguardare un patrimonio culturale di valore inestimabile e per scongiurare qualsiasi depauperamento dell’attività artistica e formativa del Teatro Lirico e dell’indotto professionale e occupazionale da questo generato. Invitiamo con forza la Regione e la Provincia a convocare quanto prima un tavolo aperto anche alle istituzioni e ai soggetti politici nazionali per affrontare le criticità e studiare tutte le possibili soluzioni. Il TLS è un’eccellenza assoluta del panorama artistico italiano, un punto di riferimento culturale che va difeso e sostenuto”.