Dopo anni di segnalazioni e richieste, da ieri Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, può nuovamente stringere nella sua mano il pennello che lo rese uno dei pittori più celebri del rinascimento italiano.
Un modo per rinnovare l’omaggio ad uno dei personaggi più celebri di Foligno, tanto che la statua che campeggia a Porta Romana è via via diventata uno degli storici punti di ritrovo dei folignati.
A restaurare, o forse sarebbe più corretto dire a reintegrare l’opera, ci ha pensato il Lions Club di Foligno, che per le spese di recupero ha stanziato il ricavato di un evento recentemente organizzato a Trevi. La riconsegna è stata degnamente celebrata con una cerimonia ufficiale, alla presenza del sindaco Nando Mismetti, del vicesindaco con delega alla Cultura Rita Barbetti e Mario Diosonni, presidente dell’accademia dialettale ‘Lu Tribbiu’ che proprio in occasione di una serata culturale lionistica, recitò una poesia in vernacolo folignate fantasticando su di un sarcastico grido d’appello da parte della stessa statua ‘mutilata’.
Il presidente del Lions folignate Marco Fantauzzi, ha rispettato concretamente l’impegno, restaurando così un monumento simbolo ed al tempo stesso facendo giustizia di un vecchio atto vandalico. Il pennello infatti, venne frantumato da un tifoso del Foligno Calcio in occasione dei festeggiamenti per la promozione dei ‘falchetti’ in C1, nel maldestro tentativo di piazzare una bandiera biancoceleste nella mano dell’Alunno.
Madrina dell’iniziativa, la professoressa Rita Fanelli Marini, che ha ricordato la figura dell’artista ad un numeroso pubblico radunato per l’occasione ai piedi della statua.