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Nero Perugino Burri, la mostra che spiazza e celebra i grandi dell’Umbria

Un accostamento particolare, che spiazza ma che ti fa immergere nella meraviglia e nell’atmosfera dell’arte. Questo è la mostra “Nero Perugino Burri“, in corso a Palazzo Baldeschi di corso Vannucci, nei locali espositivi della Fondazione Perugia. L’esposizione è a cura di Vittoria Garibaldi e Bruno Corà, realizzata dalla Fondazione Perugia in collaborazione con la Fondazione Burri (chiuderà il 2 ottobre, salvo proroghe) e regala un’esperienza immersiva nel mondo dei due artisti distanti da mezzo millennio e accomunati dal nero e dal suo utilizzo.

La “mostra evento” e il dialogo inedito

Per il 2023 dunque, l’anno del Cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, la Fondazione Perugia per la sua “mostra – evento” ha voluto regalare agli umbri e ai visitatori un’esperienza unica con 18 opere messe a confronto per utilizzo del colore o per costruzione e forme. E l’effetto, senza alcun dubbio, è sorprendente. I tratti comuni di due tra i più grandi artisti dell’Umbria ci sono e, in alcuni casi, appaiono evidenti.

L’allestimento immersivo

L’idea della mostra è nata dall’opera del Perugino la Madonna col Bambino e due cherubini, una pregiata tavola dal sapore intimo e familiare conservata proprio nella collezione permanente di Fondazione Perugia. Il capolavoro ritrae la Vergine e il bambino che si stagliano su uno sfondo completamente nero, permettendo agli incarnati e ai colori delle vesti di risaltare in un modo assolutamente innovativo per l’epoca. In dialogo con le tavole di Perugino ci sono una decina di opere di Alberto Burri in cui si può ritrovare il medesimo interesse per il nero, inteso sempre non come mancanza di colore, ma come buio che permette alla luce di emergere. L’allestimento è a cura di Giuseppe Trivellini. A corredo della mostra è presente un elegante catalogo edito da Fabrizio Fabbri Editore.

I prestiti

L’esposizione è arricchita da importanti prestiti provenienti da alcuni fra i più rinomati musei del mondo, tra cui il “Museo del Louvre” (Parigi), le “Gallerie degli Uffizi” (Firenze) e la “Galleria Nazionale dell’Umbria” (Perugia), oltre alla “Collezione Burri” (Città di Castello). 
Per l’occasione è stato effettuato un totale restyling del piano nobile di Palazzo Baldeschi, creando un’atmosfera immersiva e un suggestivo gioco di luci, in un percorso emotivamente coinvolgente.