E’ l’ennesima “scommessa”. Come quella del 2016, quando a due mesi dal terremoto che aveva distrutto il centro storico si decise di allestire le luminarie natalizie e di organizzare da lì a poche settimane la Mostra Mercato del tartufo Nero Norcia.
Quest’anno la scommessa, nell’edizione 2022 che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio, è superare le difficoltà della pandemia. Di quell’emergenza Covid che aveva tolto a Nero Noro Norcia nel 2020 l’ultimo week end e che aveva costretto a saltare, in base alle norme di emergenza sanitaria, l’edizione 2021.
Nero Norcia riparte da quel week end del 2021. Con gli espositori, costretti a chiudere gli stand, che tornano nella città di San Benedetto, ospiti dell’amministrazione comunale.
Una cinquantina quest’anno gli espositori che hanno accettato la sfida. Per un’edizione ridotta a un solo fine settimana, ma che rappresenta il segno della rinascita per l’Umbria e l’Italia. Doppia per Norcia, alle prese in questi anni difficili con le difficoltà post sisma e con il Covid che ha tenuto lontani tanti turisti a causa delle limitazioni.
Un’edizione che traghetterà la manifestazione verso l’appuntamento del 2024, quando Nero Norcia festeggerà i 60 anni di vita. Il sindaco Nicola Alemanno parla di una “festa della ripartenza”.
Il programma è stato illustrato dal presidente del Consiglio comunale, Pietro Luigi Altavilla. Ad aprire la manifestazione, venerdì alle 15.30, sarà il sottosegretario Battistoni. Il sabato, spazio alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e una riflessione con il convegno del Gal sul distretto del cibo. Sabato ci sarà l’accensione della Fiaccola benedettina all’interno del cantiere della Basilica di San Benedetto, scortata dai cortei storici delle tre città benedettine, Norcia, Subiaco e Cassino. Poi la sera musica dal vivo ed artisti di strada, con a possibilità per i giovani e gli altri visitatori di fare apericena all’aperto, da Porta Romana a Porta Ascolana. Una serata organizzata in collaborazione con il Ferrara Buskers Festival. Domenica mattina le Città del tartufo, dopo due anni di “silenzio” imposto dal Covid, terranno a Norcia la loro conferenza nazionale. Poi, nel pomeriggio, intrattenimenti e spettacolo con “La Racchia”, la “banda più pazza del mondo”.
Per tutta la durata della manifestazione, una convenzione con i ristoratori consentirà di avere un pasto completo a base di tartufo nero pregiato a 60 euro. Un prezzo calmierato, è stato spiegato, viste le quotazioni attuali del prezioso tubero a causa di un’annata difficile.
Nelle tre serate di venerdì, sabato e domenica saranno chiusi i cantieri Anas delle gallerie verso Spoleto (Forca di Cerro) e verso le Marche (Forza Canapine), per consentire ai visitatori di potersi fermare fino a tarda ora e di poter rientrare a casa in modo comodo.
L’assessore regionale Roberto Morroni ha ricordato come Norcia sia un simbolo per l’Umbria. E come questa regione intenda diventare la capitale mondiale del tartufo. Per questo è importante “riaccendere i riflettori su un’eccellenza che rende noto questo territorio a tutto il mondo”.
Alla presentazione di Nero Norcia ha partecipato anche Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione nazionale Città del tartufo, di cui Norcia è socio fondatore.
Nero Norcia vedrà anche la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per ragioni di sicurezza, il protocollo non può ancora essere reso noto con gli spostamenti del Capo dello Stato nella giornata di sabato. Possibile che sia lui ad accendere la Fiaccola benedettina.
“Il Presidente – ha chiarito Alemanno – potrà toccare con mano la partenza della ricostruzione”.
Giovedì la delegazione nursina sarà ricevuta a Roma dal Santopadre, che benedirà la Fiaccola benedettina, simbolo di pace. Un evento che assume un significato ancora più alto alla luce della tensione in Ucraina.
In pochi giorni, dunque, l’amministrazione comunale di Norcia incontrerà il Papa e il Presidente della Repubblica. A dimostrazione di quanto Norcia sia un simbolo riconosciuto in Italia e nel mondo. Un simbolo che si riaccende in questa tre giorni dedicata al re tartufo e ai prodotti tipici del territorio.
(segue servizio completo)