Le RSU di Exolon Group hanno posto l’attenzione sulla situazione in cui versa il sito produttivo di Nera Montoro, che, attualment,e occupa tra diretti ed indiretti circa 130 lavoratori. Negli anni, la fabbrica ha vissuto diversi cambi societari, protagonista in positivo con il passaggio delle quote produttive dalla Germania all’Italia, al tempo della gestione Bayer.
Dal 2020, quando la SERAFIN ha acquisito da COVESTRO gli assets, “non si riesce ad intravedere un piano industriale chiaro e che ne sviluppi le potenzialità del business delle lastre in policarbonato.
Nonostante la situazione sotto il periodo pandemico abbia retto sia dal punto di vista produttivo che finanziario, data anche la grande richiesta del materiale come strumento divisorio e contenitivo contro il contagio da COVID-19, da un anno a questa parte la situazione è precipitata” – si legge in una nota delle Rsu.
Come si evince dall’ultima comunicazione aziendale fatta dalla Leadership Team di Exolon Group, i risultati dell’anno in corso dal punto di vista finanziario sono indietro e si registra una perdita netta per tutto il gruppo (compreso il sito produttivo di Tielt in Belgio, che attualmente fa ricorso ad ammortizzatori sociali). “Inoltre le prospettive di business per la seconda metà del 2023 rimangono molto deboli”.
Scrivono anche che ci sono problemi con il mercato Americano e Tedesco che il primo non decolla e che l’altro sarebbe addirittura in recessione, che i prezzi stanno diminuendo e che i clienti acquistano solo lo stretto necessario senza far più magazzino scorte. Si rivolgono ai lavoratori con questo annuncio: “Crediamo quindi che, date queste condizioni macroeconomiche, ci attendano tempi difficili in cui
chiediamo il sostegno di tutti”.
Le RSU, tenendo conto del momento difficile che l’azienda sta attraversando, già dal 2022, si sono fatte portavoce delle varie difficoltà aziendali, coinvolgendo i lavoratori e promuovendo una contrattazione responsabile volta alla sostenibilità aziendale economico-produttiva. I lavoratori stanno sostenendo sacrifici in nome del sostentamento dell’azienda, lavorando sotto organico e rinunciando a contrattazioni economiche aggiuntive al CCNL di riferimento.
“La Direzione Aziendale, in tutta risposta e coerenza a quanto sopra – concludono le Rsu – ha elargito, in modo unilaterale, benefits economici e avanzamenti a una piccola cerchia di lavoratori.
Siamo ad interrogare cittadinanza e istituzioni su questa gestione che non ha nulla di etico e morale rispetto ai proclami fatti”.