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NELLA SALA ITALO FITTAIOLI DEL PALAZZO COMUNALE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LACRIME DI GHIACCIO” DI LAYLA CRISANTI

Una storia vera, quella di un italiano che cerca la sua fortuna fuori dai confini nazionali. Un uomo, due Paesi. Tanti amori, mille paure e i sogni di tutta una vita. Questo il cuore di “Lacrime di Ghiaccio”, il romanzo di Layla Crisanti. Il primo lavoro della folignate ventottenne nasce dalla sua esperienza di vita e lavoro in Canada.
Il libro verrà presentato, con il patrocinio del comune di Foligno, venerdì 27 maggio, alle ore 18, presso la Sala Italo Fittaioli (Comune di Foligno, Piazza della Repubblica). Tutti sono invitati a partecipare alla presentazione, che verrà guidata da Alfredo Doni. Durante l’incontro verranno letti alcuni brani del libro dagli attori Claudio Pesaresi e Serena Orazi (della compagnia “Al Castello” di Foligno).
Il protagonista di questo romanzo, Gabriele di Vittorio, è un uomo in carne e ossa che ha “regalato” la sua storia di vita all’autrice dandogli un magnifico canovaccio per iniziare a scrivere partendo da una storia vera.
Immigrazione; ricerca di una vita migliore; integrazione e adattamento in un Paese straniero; amori e litigi; incontri e separazioni; genitorialità e aborto; temi senza tempo quelli contenuti nel racconto pubblicato in una forma assolutamente moderna: un e-book. “Lacrime di Ghiaccio” infatti è un libro elettronico pubblicato da una casa editrice umbra, CoreBook (www.corebook.net).
Questo lavoro è il frutto di un anno d’interviste e ricerche storiche; l’autrice ha creato un rapporto di fiducia con l’intervistato che ha permesso la raccolta di tutte le informazioni necessarie per far rivivere con le parole una vita molto intensa. Il tema dell’immigrazione degli italiani all’estero è particolarmente caro all’autrice, che ha vissuto in prima persona questa condizione, lavorando per oltre due anni a Toronto, come giornalista. Un’esperienza che le ha permesso di conoscere a fondo le condizioni di vita e di integrazione degli emigrati. Comprendendone le difficoltà, i sogni e le speranze, ma anche le nostalgie e i sentimenti di attaccamento verso la madre patria. Per questo “Lacrime di Ghiaccio” è un romanzo vivo e molto attuale.
Ventuno capitoli, 114 pagine. Tante emozioni tutte “firmate” da una giovane folignate che si affaccia nel difficile mondo della narrativa. Anche la copertina del libro è made in Umbria, è stata infatti realizzata dal pittore spellano Elvio Machheroni. Di seguito una breve recensione:
“Un viaggio. Tanti viaggi. Il viaggio più importante. Di questo parla “Lacrime di Ghiaccio”, e su questo binario si muove la trama. Tutto nasce in un paesino sperduto nel cuore di quell’Abruzzo del dopo guerra che “…guarda il mare senza vederlo…”. Un ragazzino, come centinaia di migliaia ce ne sono in quel momento in Italia, parte con la sua valigia di cartone alla volta del Canada.
Da qui inizia la sua seconda vita, avventurosa e movimentata fino ai giorni nostri quando riprende il viaggio, quello di ritorno, quello per tornare in Italia alla ricerca di una figlia abbandonata e mai desiderata che a sua volta viaggia alla ricerca del padre biologico.
Il racconto si articola sul parallelo tra i due viaggi nel ricordo di cose abbandonate per sempre e che per sempre rimarranno immutabili e cristallizzate nell’immaginazione di Gabriele, il protagonista, che in un continuo rimando di giochi di specchi rivede luoghi e personaggi della sua infanzia.
Ad accompagnarlo in questo viaggio che è nello spazio, ma anche nella memoria, c’è un’altra figlia: Gabry, legittima questa, che ha potuto godere del privilegio delle carezze di suo padre. Gabry ragazzina, figlia e donna ha odiato questo padre, ma alla fine del viaggio riscoprirà il profondo legame che la lega indissolubilmente a lui.
L’autrice racconta la storia vera di un uomo che, come tanti altri, si è lasciato una vita miserabile alle spalle per inseguire un sogno: arricchirsi per tornare in Italia da “vincitore”. Ovviamente la vita avrà in serbo per lui ben altre mete e molte salite, tante donne, figli e un solo grande amore che torna a bussare alla sua porta.
L’autrice ci guida sapientemente alla scoperta della storia straordinaria e coinvolgente di Gabriele, storia vera, raccolta in prima persona e fatta riaffiorare dai continui flashback che fungono da snodi esplicatori del personaggio, complesso e tragico, con un bagaglio di esperienze di vita vastissimo e profondamente drammatico. Il lettore non può che immedesimarsi nello straniamento di chi torna dopo mezzo secolo e capisce che non si può semplicemente rientrare in una fotografia sbiadita come se il tempo fosse rimasto immobile. Per questo Gabriele cerca tutto quello che possa parlare del suo passato e delle sue origini, mai tanto lontane come adesso che sono così vicine”.