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Nel mirino due assunzioni alla Usl1

Nel mirino ora finiscono le assunzioni della Usl1. Non si tratta di un nuovo filone della Sanitopoli perugina, che ha portato la Procura a sollevare il vaso di Pandora su un presunto sistema per pilotare i concorsi, ma una luce che il capogruppo Lega Umbria, Valerio Mancini, ha accese sull’atto con cui si è arrivati alla stabilizzazione a tempo indeterminato di due dirigenti avvocati effettuata dall’Azienda Usl 1.

Secondo Mancini, che ha inviato gli atti alla Procura della Cortei dei conti, tale stabilizzazione “non sembra essere avvenuta nel rispetto della normativa di riferimento, in quanto, le figure di dirigenti avvocati non rientrano nell’ambito sanitario, come ad esempio biologi, psicologi o farmacisti, ma trattasi di profili professionali che, la Usl, contravvenendo alle regole che la Regione stessa aveva indicato per  conformarsi agli indirizzi nazionali, non avrebbe potuto assumere a tempo indeterminato”.

Riflettori, su atti relativi ad appalti e concorsi pubblici, che le opposizioni stanno accendendo dopo lo scandalo Sanitopoli ed alla luce del “congelamento” delle dimissioni della governatrice umbra Catiuscia Marini.

L’invio della documentazione alla Corte dei Conti – spiega il capogruppo leghista – si rende necessario al fine di appurare il pieno rispetto delle norme. Non vorremmo che dietro questa stabilizzazione si nasconda la volontà della Giunta Marini e del Pd di assegnare ulteriori poltrone che tolgono risorse alla sanità umbra a discapito dell’assistenza e la cura dei pazienti“.