“Nel Cantico di San Francesco c’è già praticamente il programma della coalizione Un Patto Avanti”. La sindaca di Assisi Stefania Proietti si è presentata per la prima volta alla stampa – e a diversi esponenti del mondo civico e dei partiti del centrosinistra, di ieri e di oggi – come candidata ufficiale della coalizione che sfida Donatella Tesei per la Regione Umbria.
Una scelta ufficializzata soltanto giovedì sera, nonostante il centrosinistra l’avesse di fatto indicata come propria candidata in pectore da mesi. Un’investitura rafforzata dopo l’affermazione a Perugia di Vittoria Ferdinandi, anche lei donna “non iscritta ad alcun partito”, come ha precisato Proietti.
Diritto alla salute; accoglienza; assistenza a tutti e in particolare ai più indifesi; cura del creato; sviluppo innovativo e sostenibile; innovazione sociale; giovani; partecipazione. Sono questi i temi “francescani” sui quali Stefania Proietti intende creare il programma con il quale presentarsi in autunno agli umbri, insieme alle forze di quella “piattaforma plurale, civica e politica insieme” che la sostiene. Ma non “un cartello elettorale”, ha risposto alle accuse arrivate da destra. Piuttosto una piattaforma di condivisione di valori e metodo “per replicare in Umbria il modello Assisi”, città serafica che si sta preparando a due grandi appuntamenti religiosi, ma anche sociali e culturali: il Giubileo nel 2025 e nel 2026 l’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Appuntamenti ai quali Proietti, nell’interesse di Assisi e dell’Umbria tutta, spera di presentarsi da nuova governatrice regionale. Con la sua decisione “tortuosa”, come l’ha definita, presa dopo essersi confrontata con la società assisana e con chi ne condivide l’esperienza amministrativa. Che continuerà a svolgere, ha assicurato, “fino all’ultimo giorno”.
Lasciati un po’ i partiti in secondo piano, Proietti rivolge il suo appello agli umbri e in particolare ai giovani per fare “meglio e di più” rispetto all’attuale governo regionale di centrodestra: “Abbiamo la possibilità di costruire il nostro futuro. Vogliamo dare una speranza”.