Negli uffici giudiziari di Perugia si lavora senza rispettare le regole. La denuncia arriva dalla Filcams Cgil e dalla Uiltucs di Perugia, per bocca dei segretari Vasco Cajarelli e Mariolina Luchetti: “È il colmo che nel luogo della legalità per eccellenza, gli uffici giudiziari della città di Perugia, si affidi un appalto di portierato e guardiania ad una società che, per ridurre i costi, non applica il contratto nazionale di lavoro di riferimento, ma un contratto ‘pirata’ che costa ai lavoratori circa una mensilità e svariati diritti”.
Niente contratto nazionale
I due sindacalisti contestano all’azienda appaltatrice la decisione unilaterale di disapplicare il contratto nazionale della vigilanza privata e portierato applicandone uno di comodo, siglato con un sindacato non rappresentativo.
Cajarelli e Luchetti: pratica diffusa
“Questa prassi – affermano Cajarelli e Luchetti – è purtroppo sempre più diffusa nella nostra regione e va a penalizzare ancora una volta i soliti noti: lavoratrici e lavoratori che vedono peggiorare sensibilmente le proprie condizioni contrattuali e di lavoro, in una fase economica e sociale nella quale il ricatto del massimo ribasso funziona molto bene. In questo caso specifico però c’è un aggravante – concludono Cajarelli e Luchetti – perché l’appalto riguarda gli uffici giudiziari, un luogo in cui non si possono certo avallare simili pratiche, che vanno a ricadere esclusivamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori”.