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“Negato accesso agli atti” la denuncia dei consiglieri | Comune di San Gemini nel caos

Il gruppo misto del Comune di San Gemini, tramite i consiglieri Trotti e Laurucci, denuncia “l’esistere e il persistere di una situazione che troppe volte ha condizionato l’agire di chi, consigliere investito del suo ruolo dalla cittadinanza, vorrebbe, e dovrebbe, svolgere semplicemente il suo lavoro”. 

Secondo quanto riferito dai consiglieri di opposizione, infatti, il Comune di San Gemini negherebbe l’accesso agli atti richiesto dagli stessi.

Trotti e Laurucci denunciano il mancato rispetto del regolamento comunale e la mancanza di un’autorità preposta che possa tutelare il rispetto delle regole: “Abbiamo un regolamento comunale che, almeno teoricamente, dovrebbe tutelare il lavoro di ogni singolo consigliere comunale, a prescindere dalla sua appartenenza ai gruppi di maggioranza o minoranza. Peccato che ciò, puntualmente, non avvenga e che soprattutto non esista un’ autorità preposta che possa intervenire per garantire il pieno rispetto delle regole”.

Accuse pesanti quelli dei consiglieri che ‘minacciano’ di ricorrere ad azione che vadano oltre la denuncia pubblica della situazione da loro riportata. Non è difficile supporre che, probabilmente, verrà formalizzato un esposto o comunque un documento di denuncia alle autorità competenti: “Non solo non viene rispettato il diritto del consigliere comunale  di espletare l’attivita’ di controllo e di indirizzo politico-amministrativo, ma si palesa un atteggiamento ostruzionista che impone ripetuti ostacoli nell’esercizio dell’incarico elettorale.  Significa farlo in una dimensione in cui nessuno tutela il diritto di esercitare un ruolo preciso affidato a noi dalla nostra città. Come consiglieri comunali, rappresentanti di due forze politiche agiremo oltre la pubblica denuncia, individuando tutti gli strumenti necessari, politici e non, per garantire il diritto all’informazione nelle istituzioni, a tutela di tutti i cittadini”.

Che nel Comune del borgo ternano non fosse tutto così tranquillo è fatto noto dalle cronache degli anni precedenti. Nel 2014, in sede di approvazione di Bilancio, l’ente rischiò il commissariamento su diffida del Prefetto, tanto che in quel consiglio era presente anche il revisore dei conti, Francesco De Santis, estremamente imbarazzato per quanto stava accadendo in aula visto che lui stesso aveva redatto il documento della Corte dei Conti che ‘bocciava’ il bilancio del Comune definendolo “inattendibile”.

Per la cronaca, vale la pena ricordare che il Comune, nel 2012, non aveva preso visione della relazione del massimo organo di controllo finanziario degli enti perché qualcuno “lo aveva dimenticato nel cassetto” – Guarda il Video.

Stesso imbarazzo nel quale ci siamo trovati noi di TO, visto che la nostra presenza era stata molto criticata dalla maggioranza e qualcuno aveva anche provato a mandarci via.