Economia & Lavoro

Neets, la generazione sprecata | Se ne parla a Umbria Jazz con Gad Lerner

Nel nostro Paese esiste una larga fetta di popolazione che non ha un’occupazione e non la cerca, non studia e non si prepara al lavoro. Sono i Neets (not engaged in education, employment or training), giovani tra i 16 e i 24 anni che hanno smesso di interessarsi al futuro.

Negli stati dell’Ue sono circa 13 milioni, il 14% di coloro che hanno tra 15 e 29 anni, ma in Italia se ne contano in proporzione molti di più: circa 2,2 milioni di individui, pari al 24,3%. Un fenomeno che fa il paio con i dati della disoccupazione giovanile, risalita a maggio 2017 al tasso del 37%, e racconta un Paese che oggi paga il conto di scelte politiche orientate a consolidare le posizioni dei più anziani anziché a porre basi solide per i più giovani.

Di questo si parla a Perugia, alla tavola rotonda Neets. Quanto costa sprecare una generazione, organizzata da Conad nell’ambito della manifestazione Umbria Jazz 2017, di cui Conad è sponsor. L’evento è in programma sabato 15 luglio 2017, alle ore 17 presso la Galleria nazionale dell’Umbria, Sala Podiani.

Moderati da Gad Lerner ci saranno Antonio Ferrara, illustratore e scrittore per ragazzi, Matteo Lancini, psicoterapeuta esperto di dipendenza da internet e ritiro sociale dei giovani, Walter Nanni, sociologo, responsabile Ufficio Studi Caritas Italiana, Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad.

«Secondo i dati Eurofound, i Neets costano all’Italia circa il 2% del Pil, pari a circa 36 miliardi di euro all’anno, il dato più alto a livello europeo. A questo si aggiungono i costi legati alla perdita di potenziale produttivo, incalcolabili», afferma Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad. «Accanto alla moltitudine di disinteressati ci sono però tanti ragazzi che hanno voglia di scommettere su se stessi. A loro il Paese deve risposte in termini di formazione, opportunità, facilità di fare business. Un tema che deve tornare con urgenza al centro dell’agenda politica, e di cui devono farsi carico anche i privati».

È con questa consapevolezza che Conad rivolge un impegno a 360° verso il mondo giovanile. Impegno che esprime attraverso progetti a sostegno della formazione (come la Resto al Sud Academy), e, al suo interno, con attività mirate a stimolare la nascita di una nuova classe di imprenditori e a favorire il ricambio generazionale, come i Tutoring o i master per allievi imprenditori.