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Necropoli delle Acciaierie, verrà esposta al pubblico la tomba 26

Il 10 maggio 2012, verrà esposta nel Museo Civico Archeologico di Terni (ex Siri) la tomba 26 della Necropoli delle Acciaierie. L’appuntamento sarà anche occasione di divulgazione degli studi effettuati su questa sepoltura e sui resti contenuti, con inizio alle ore 10 nella Sala dell’orologio del Caos.
La tomba venne in luce nell’ottobre del 1909, nel corso degli scavi governativi effettuati sotto la direzione scientifica di Giulio Angelo Colini, all’epoca soprintendente a Villa Giulia. Gli scavi, a Terni, erano diretti sul campo, con l’abituale abnegazione dallo studioso locale Luigi Lanzi.
La tomba, povera nella composizione del corredo, custodiva due scheletri, stretti l’uno all’altro, deposti contemporaneamente. Questa doppia sepoltura colpì per la sua particolarità la fantasia dei ternani e lo stesso Lanzi volle salvaguardarne l’integrità nel ricorrere non ad uno scavo distruttivo, ma adottando la tecnica del pane di terra, che lasciò intatta la sepoltura, conservando la disposizione originale degli scheletri e del corredo.
I vari pani di terra, tagliati nel terreno seguendo le parti scheletriche, vennero poi inseriti all’interno di una teca in legno chiusa ermeticamente da un vetro nella quale sono rimasti sino all’attuale esposizione.
Purtroppo nel corso del secolo trascorso dal ritrovamento, la teca ha subito notevoli danni e la perdita di molto del sedimento, fatto questo che ha portato allo spostamento degli scheletri e al mascheramento del corredo. Il danneggiamento del mobile era talmente grave da non consentirne neppure un piccolo spostamento.
Si è reso pertanto indispensabile un restauro totale che non ha consentito la conservazione del terreno di scavo. Nel corso del restauro, gli scheletri, ricomposti, sono stati oggetto di uno studio antropologico accurato. Verranno presentati gli interessantissimi risultati degli studi multidisciplinari condotti sulla tomba ternana. L’intervento dell’antropologo in particolare ha sciolto lil nodo di leggende popolari sorte in conseguenza della particolare ed unica doppia deposizione che la caratterizza.
Prendendo spunto dall’importanza che nella comprensione della tomba ternana hanno assunto i reperti ossei umani, la giornata sarà inoltre occasione per ascoltare una serie di interventi di archeologi e antropologi che si confronteranno sulle manipolazioni subite dai corpi sia prima che dopo il seppellimento, sulle ritualità collegate alla morte, sul loro significato, sul riverbero che avevano sulla società dei vivi e, in contrappunto, su quanto della società dei vivi si riflette nelle strutture funerarie.
Il restauro e la nuova teca sono stati finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.L’allestimento e l’organizzazione del confronto sono curati della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Terni.