Carlo Ceraso, Sara Cipriani, Luca Biribanti, Alessia Chiriatti, Fabio Muzzi e Nicola Palumbo
Una maledizione come un secolo fa. La Concordia, nave di punta della Costa Crociere affondata ieri sera al largo dell'isola del Giglio, richiama alla memoria la ben più grave tragedia del Titanic che il prossimo 14 aprile compirà appunto 100 anni (era il 14 aprile 1912). Il drammatico bilancio, peraltro ancora provvisorio, parla di 3 vittime, 14 feriti e un numero ancora imprecisato di dispersi (il prefetto di Grosseto alle 13 ha parlato di 70 persone) che mantiene il massimo stato di allerta delle forze dell'ordine e dei mezzi di soccorso. I sommozzatori dei vigili del fuoco stanno scandagliando le parti sommerse dall'acqua mentre gli inquirenti sono già al lavoro per ricostruire la dinamica ed accertare eventuali responsabilità. Da capire come mai l'allarme è stato lanciato alle 23 quando l'impatto con lo scoglio è avvenuto alle 21.40.
A bordo della Concordia c'erano 4.229 persone, inclusi 1.300 membri di equipaggio. Basta guardare la webcam dall'isola per rendersi conto della tragedia: clicca qui. Fra le persone salvate ci sono almeno 9 umbri di Perugia, Spoleto, Terni e Norcia. Tuttoggi.info li ha raggiunti telefonicamente.
SPOLETO – il peggio è passato per Maurizio P. e la moglie. Mentre scriviamo stanno viaggiando lungo la Flaminia a bordo della loro auto. La notizia della loro presenza sulla nave ha fatto presto il giro di San Giovanni di Baiano dove i due vivono e gestiscono una nota attività. “Eravamo a cena quando abbiamo sentito un botto spaventoso – racconta Maurizio al cellulare – è stato davvero terribile. In sala si è scatenato il panico, bambini che cercavano i propri genitori, anziani in evidente difficoltà che non riuscivano a guadagnare l'uscita”. “In meno di tre ore la nave si è adagiata su se stessa. Noi eravamo al quarto ponte, un po' come se fosse il quarto piano di un palazzo…..ci hanno imbarcato direttamente da lì sulle scialuppe di salvataggio. Immaginate quanto piegata fosse l'imbarcazione”. I bagagli sono andati persi: “non abbiamo più nulla – conclude il commerciante – per fortuna avevo con me il portafogli, il cellulare e le chiavi dell'auto che avevamo lasciato ieri pomeriggio a Civitavecchia”. Lo spoletino racconta dello sbarco all'isola del Giglio, della notte passata in una scuola abbandonata, della generosità degli abitanti “che si sono fatti in quattro per noi”.
TERNI – “Io e mia moglie ci eravamo imbarcati alle 17 dal porto di Civitavecchia per una tranquillo week-end e tutto stava andando bene. Almeno fino all'ora di cena quando si è sentito un rumore fortissimo ed è saltata l'energia elettrica. La nave ha iniziato a piegarsi su un fianco e in sala ristorante è scoppiato il panico”. A parlare ai nostri microfoni è il vicesindaco di Terni, Libero Paci, in crociera con la moglie. “Il comandante ha iniziato a inviare tramite l'interfono messaggi rassicuranti, ma dopo circa 2 ore di paura, intorno a mezzanotte, è stato costretto a dare l'ordine di indossare i salvagenti e tenersi pronti ad abbandonare la nave. A questo punto le scene di panico si sono moltiplicate, tutti correvano disordinatamente cercando di raggiungere le scialuppe di salvataggio per abbandonare la nave, ma le lance erano poche e si è creata una ressa spaventosa. Alcuni cadevano e venivano calpestati da altri, c'era confusione, ma per fortuna io e mia moglie siamo riusciti a raggiungere una zattera disponibile. In mare siamo stati stati raccolti da una vedetta dei Carabinieri che ci ha trasportati al porto dell'Isola del Giglio. Lì abbiamo trascorso una notte piuttosto agitata e disagiata, visto che avevamo perso tutti i bagagli e non avevamo nulla con noi. Proprio ora, mentre stiamo parlando, siamo arrivati al porto di Santo Stefano. Per fortuna, oltre ai bagagli persi, non abbiamo subito alcun danno e tutto si è concluso con una grandissima paura”.
CASTEL RITALDI – Salva anche una coppia di Castel Ritaldi che aveva prenotato la crociera con una agenzia di Spoleto. Italo e Catia, questi i loro nomi erano nella sala pranzo quando la Concordia ha sbattuto contro la scogliera. I coniugi hanno potuto beneficiare delle scialuppe di salvataggio che si trovavano sullo stesso piano. Anche in questo caso la notizia della loro disavventura ha fatto ben presto il giro della cittadina dove Italo è molto conosciuto per essere un dipendente del municipio. I coniugi, a quanto è dato sapere, sono arrivati poco fa a Civitavecchia dove c'erano ad attenderli gl addetti dell'agenzia di viaggio spoletina che li stanno riaccompagnando a casa.
NORCIA E FERENTILLO – Situazione tornata alla normalità anche a Norcia dopo che si era sparsa la notizia che una intera famiglia si trovava a bordo della Concordia. Alessandra Dente e il marito Gaetano Sasenelli con i loro figli di 13 e 10 anni. Dalla città di San Benedetto sono già partiti alla volta di Civitavecchia alcuni parenti per riportare i 4 a Norcia. A bordo anche una coppia di Ferentillo.
PERUGIA – a bordo della nave affondata c'era almeno una perugina. Si tratta di una ragazza di 22 anni le cui generalità non sono state fornite. Sta bene anche se è ancora in stato di choc.
LA NOTA DI COSTA CROCIERE – Cordoglio e massima collaborazione alle autorità sono state espresse dalla compania di navigazione attraverso unanota apparsa sul sito e sulla pagina di Facebok: “E’ una tragedia che sconvolge la nostra azienda. Il nostro primo pensiero va alle vittime, e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro familiari e amici. In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ultime operazioni di emergenza, oltre che nell’offrire assistenza agli ospiti e all’equipaggio che erano a bordo della nave, per farli rientrare al più presto a casa. Le procedure di emergenza sono scattate immediatamente per procedere all’evacuazione della nave. L’inclinazione che ha assunto progressivamente la nave ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose. Vogliamo esprimere un profondo e sentito ringraziamento alla Guardia Costiera e alle forze da essa coordinate, incluse le autorità e i cittadini dell’Isola del Giglio, che si sono prodigate nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e all’equipaggio. L’azienda collaborerà, con la massima disponibilità, con le autorità competenti per verificare le cause dell’accaduto”.
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