Foligno, centro del mondo che punta sul cineturismo. Lo dice chiaro e tondo Aldo Amoni, presidente di Epta e Confcommercio territoriale, lanciando quella che ritiene un po’ la sua creatura, il film “Nati due volte”, girato interamente a Foligno e proiettato ieri pomeriggio – 24 novembre – in anteprima nazionale al Supercinema Clarici.
Per la proiezione della delicata storia di Teresa, che con il cambio di sesso diventa Maurizio, erano presenti gli attori principali della pellicola in uscita sul territorio nazionale il 28 novembre, il produttore Gianluca Vania Pirazzoli, il regista, Luigi Di Lallo e Aldo Amoni presidente di Confcommercio, ma non l’amministrazione comunale. Assente. Vuoi per il tema poco vicino al programma politico di governo, vuoi perché questo progetto era stato iniziato sotto il segno della precedente giunta, sta di fatto che il Comune non ha sfilato sul tappeto rosso.
Nessuna polemica diretta dal palco, solo qualche ringraziamento ai principali interlocutori, tranne all’amministrazione comunale in carica. E il logo del Comune che non capeggia in sala, a fianco a quelli di Regione e Confcommercio.
“Foligno è una città bellissima ma sono sicuro che il film porti onore alla città”, ha detto il produttore Gianluca Vania Pirazzoli. “C’è molto di Foligno nel film, è una storia che ci insegna a rompere i pregiudizi e a dire no ai giudizi affrettati”.
In 87 minuti, la storia di Maurizio è quella del cambio di sesso, con tutti gli ostacoli che si trova ad affrontare chi decide di interpretare questa strada. Ispirato a storie reali, come quella di Simona Toni, make up artist volto noto della tv, protagonista di rubriche e programmi di intrattenimento, che ha vissuto l’esperienza in senso inverso. Una testimonianza, la sua, che è servita a rifinire la sceneggiatura nei dettagli legati all’iter di “transizione”.
“Mi riempie di orgoglio l’uscita di ‘Nati 2 volte’, che in parte s’ispira alla mia vita – afferma Simona Toni – Io, come Teresa (la protagonista del film che diventerà Maurizio ndr) ho vissuto un’adolescenza difficile a Foligno, dove ho subito atti di bullismo e discriminazione. Sono passati tanti anni, più di 20, credo che le persone siano cambiate. Di passi avanti se ne sono fatti, ma guardarsi indietro può servire a ricordare ciò che non deve accadere più. Toccare un tema come il disturbo d’identità di genere ha una grande importanza, può aiutare quelle famiglie che si trovano ad affrontare questo percorso con un loro caro, sensibilizza l’opinione pubblica e magari dà un incentivo alla burocrazia ancora troppo lenta. Nella vita è possibile essere la persona dei propri sogni, così come è possibile sciogliere un pregiudizio con l’amore…”.
Il film, già vincitore del Premio del Pubblico all’Icff Italian Contemporary Film Festival di Toronto, Miglior Film della Giuria, Miglior Film del Pubblico e Premio alla carriera per le Musiche a Pinuccio Pirazzoli al Festival di Salerno.
“E’ un film che tratta argomenti seri, con rispetto per le persone e per i sentimenti – ha voluto sottolineare la consigliera comunale d’opposizione Rita Barbetti, presente in veste non istituzionale – diffonde il messaggio che è essenziale il rispetto per altri quando le scelte altrui non hanno la possibilità di nuocere”.