È uno dei simboli di Terni, un antico tesoro da tramandare alle nuove generazioni, una bomba di calorie e golosità: È il Pampepato (guai a scriverlo Panpepato come si legge su internet o su molti libri di ricette) il dolce tipico delle festività natalizie ternane. Sotto la semisfera di cioccolata da cui fanno capolino i pinoli si nasconde un’antica ricetta che viene da lontano. Il Pampepato infatti risale a circa cinque secoli fa, originario probabilmente del lontano oriente, portato dalle carovane che trasportavano spezie, intorno alla metà del XVI secolo. La tradizione italica ha poi aggiunto sapori locali come le noci, a volte gli agrumi e l’ingrediente segreto: il mosto cotto (“sapa” o “saba” nell’epoca romana), che è difficile da trovare, ma che a Terni viene appositamente imbottigliato per la preparazione del pampepato. Il Pampepato Ternano viene preparato rigorosamente il giorno dell’Immacolata, all’inizio delle festività, e si continua sfornare fino al 14 febbraio, festa del patrono della città, San Valentino.
L’origine del nome è da ricercarsi nella doppia interpretazione Pan del Papato o Pane pepato (cioè speziato: sebbene inizialmente si facesse riferimento alla “nobiltà” dell’alimento, destinato agli alti prelati del tempo). Nella tradizione contadina, veniva comunque considerato un alimento “ricco” perché in passato per la sua preparazione la gente semplice impegnava gran parte dei propri risparmi.
Con il passare del tempo la ricetta originale ha subito diverse variazioni e oggi ogni famiglia rivendica l’originalità della sua miscela “magica”. Tra gli ingredienti obbligatori non possono comunque mancare: noci, mandorle, uva sultanina, canditi, miele, cioccolato fondente, pinoli, farina e caffè. A questi ingredienti base vanno aggiunte le spezie che ognuno miscela secondo la propria ricetta di famiglia.
Per stabilire qual’è il vero Pampepato a Terni è nata anche una gara gastronomica. La competizione, organizzata dal noto locale Met, terminerà il 6 gennaio. Da oggi fino all’Epifania si potrà consegnare alla giuria la propria versione del Pampepato e il giorno dedicato alla Befana si eleggerà il re dei pampepati, quello che farà vincere a chi l’ha sapientemente preparato la “Cucchiara di legno“, la “bacchetta magica” con la quale si mescola questo squisito dolce della tradizione ternana.