Il blitz è scattato martedì mattina ed ha portato anche al sequestro di oltre 70mila euro in contanti
Ben 17 kg di cocaina nascosti in un garage di Foligno. A scovarli, dopo mesi di indagini, i carabinieri della Compagnia di Arezzo insieme con i colleghi della città della Quintana. In carcere è finito un uomo di nazionalità albanese, mentre un connazionale è stato denunciato a piede libero.
Il blitz è scattato martedì mattina ed ha portato anche al sequestro di oltre 70mila euro in contanti.
Tutto è iniziato dall’attività di osservazione svolta dai militari dell’Arma aretini, che hanno notato contatti tra una serie di persone residenti nella provincia toscana e legati al mondo della droga con altri soggetti per lo più residenti in altre regioni, Umbria in primis. Pedinamenti e controlli iniziati nella primavera 2021 che appunto hanno portato gli inquirenti ad ipotizzare che in Umbria ci fosse un deposito di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Ieri il blitz – dopo il decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Arezzo nei confronti di due uomini – a Foligno.
Alle prime luci del mattino, dunque, i militari aretini e quelli folignati hanno dato il via alle perquisizioni prima a casa dei due, che però hanno dato esito negativo sulla presenza di droga, ma che hanno portato a scovare 12mila euro in contanti. In un’auto di uno dei due indagati, però, è stata osservata la presenza di un possibile nascondiglio per occultare beni di natura illecita, Pertanto, i carabinieri con molta cura hanno perquisito anche un garage nella disponibilità dell’altro individuo. In effetti in alcuni sacchi riposti in uno scaffale del box hanno trovato 17 kg di cocaina, divisi in panetti da 1 kg. Inoltre lì vicino c’erano anche altri 60mila euro in contanti, oltre al materiale per il confezionamento della droga. Lo stupefacente, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare oltre 1 milione e 300 mila euro una volta immesso sulle piazze di spaccio.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi arrestato e condotto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, presso il carcere di Spoleto. L’altro soggetto, suo connazionale ed anch’egli con pregresse vicissitudini giudiziarie, è stato denunciato a piede libero per aver concorso nell’attività delittuosa.