Nasce la Scuola di etica venatoria: "Così va riformata la caccia"

Nasce la Scuola di etica venatoria: “Così va riformata la caccia”

Massimo Sbardella

Nasce la Scuola di etica venatoria: “Così va riformata la caccia”

Dom, 14/05/2023 - 08:05

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Le iniziative di Confavi - ACR per aggregare tutto il mondo della cultura rurale

Aggregare tutti i soggetti che si riconoscono nella cultura rurale. Agricoltori, allevatori, cacciatori, pescatori, cavatori di tartufi, appassionati domenicali di funghi e asparagi. Questo l’obiettivo di ACR (Associazione per la cultura rurale) e Confavi per un richiamo alle tradizioni italiane più genuine.

Un messaggio che parte dall’Umbria, dove il presidente nazionale di ACR, Sergio Berlato, ha lanciato un appello per unire appunto le forze di tutti coloro che si riconoscono nella cultura rurale. “Tornare alle nostre tradizioni” è il messaggio del presidente nazionale di Confavi, Dario Faccin.

E dall’Umbria il presidente regionale di Confavi, Sergio Gunnella, lancia il numero unico (348.9055458) a cui chiunque potrà chiamare per aver chiarimenti o semplicemente per far avere la propria opinione sugli argomenti che riguardano il mondo venatorio.

E sempre dall’Umbria partirà poi la Scuola di etica venatoria: una serie di incontri con esperti, attraverso i quali aggiornarsi sugli aspetti normativi, ma anche sulle buone pratiche per l’esercizio venatorio. Allo scopo di recuperare un approccio etico e sostenibile alla caccia, nel rispetto della tradizione. Incontri per una caccia al passo dei tempi, ma che affonda le proprie radici nella caccia tradizionale.

Gunnella ha poi puntato l’indice contro le carenze delle istituzioni regionali in materia di caccia. E’ tornato a lamentare il mancato rispetto, da parte della Regione, delle tempistiche per la pubblicazione del Calendario venatorio. Ed ha attaccato il ricorso all’app, pratica che sarà riproposta anche nel prossimo Calendario venatorio per la giornata della preapertura. Obbligatoriamente per la tortora, ma con il timore che la tecnologia venga poi estesa ad ogni tipo di caccia.

Per Confavi la caccia va rifondata anche rivalutando la biodiversità dei territori, i principi di omogeneità e congruenza “che predispongono azioni per la corretta fruizione del territorio”, compreso un minuzioso controllo delle specie opportunistiche. E ancora, si chiede un catasto ambientale attendibile, il corretto funzionamento delle Zrc, la cinofilia e “la pari dignità tra tutti i tipi di caccia”.

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