E’ nata Bcc Umbria-Credito Cooperativo: il nuovo istituto vede la luce dopo la fusione tra CrediUmbria-Banca di Credito Cooperativo e il Credito Cooperativo Umbro-Bcc Mantignana. Alla presentazione, tenutasi oggi nella Sala Fiume di Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, sono intervenuti la presidente della Regione, Catiuscia Marini, i presidenti delle due banche, Palmiro Giovagnola e Luca Pecetti, che diventeranno adesso rispettivamente il presidente e il vicepresidente della Bcc Umbria, Marcello Morlandi, direttore di Bcc Mantignana, e Stefano Capacci, attualmente direttore generale e vicedirettore.
La nuova realtà finanziaria è stata più volte descritta come una “scommessa”, con l’intento di aggregare le banche che vi confluiscono e adeguarsi alla riforma in atto a proposito del credito cooperativo. Un trend nazionale, quello dell’accorpamento, che vede passare le banche di credito italiane da 360 a 100 circa. Per questo motivo, l’intento della fusione umbra, ha sottolineato Giovagnola, “è di provare a rimanere una delle 100 Bcc e non due delle 260 che invece verranno accorpate”. “Lo abbiamo fatto – ha aggiunto – dando vita a quello che abbiamo chiamato Bcc Umbria“.
I numeri del progetto di fusione tra CrediUmbria e Credito Cooperativo Umbro vedono ora – e’ stato detto – un totale di quasi 200 dipendenti e 29 filiali. Al 2015, il numero dei clienti è di 36 mila, con l’obiettivo di arrivare entro il 2018 a 40 mila.
Per quanto riguarda la solidità, il presidente Giovagnola ha osservato che “ci sono requisiti patrimoniali quasi doppi di quelli richiesti”. La sede legale è a Perugia, mentre la sede amministrativa e direzione generale a Città della Pieve-Moiano.
In merito ai servizi proposti, la nuova Bcc Umbria ha lanciato per l’occasione proprio un pacchetto denominato “100 milioni per l’Umbria”, rivolto a privati e famiglie (mutui ipotecari e chirografari Prima casa e mutuo chirografario per finanziamento famiglia e credito al consumo) oltre che a imprese e professionisti (finanziamenti finalizzati ad investimenti, al ripristino del circolante e rivolti al settore agricolo). “Le nostre due banche – ha inoltre commentato il vicepresidente Pecetti – hanno iniziato questo percorso con largo anticipo e in tempi non sospetti”.
“La nascita di Bcc Umbria rappresenta un risultato importantissimo per la nostra regione, anche alla luce del ruolo sociale che riveste nel territorio il credito cooperativo che, da sempre, riserva grande attenzione alle famiglie, alle imprese“: lo ha affermato stamani a Perugia, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. L’incontro con i giornalisti ha rappresentato l’occasione per presentare una serie di prodotti che la nuova banca metterà a disposizione dell’economia regionale.
“La nuova banca, così come si configura – ha detto la presidente Marini – coprirà più di 2/3 del territorio regionale e, di conseguenza, garantirà maggiore penetrazione sul territorio stesso, rafforzando la capacità di credito anche in vista di nuovi scenari, non necessariamente negativi, che si potranno prefigurare in seguito all’esito del referendum sulla Brexit in Gran Bretagna“.
“Il tema del credito in questi anni di crisi – ha riferito la presidente – è stato molto dibattuto e, di certo c’è, che può essere garantito da banche di gradi dimensioni. In questo contesto dall’Umbria è arrivato un progetto lungimirante, in linea con la riforma delle banche di credito cooperativo, visto che con la nascita di Bcc, l’Umbria è protagonista di un processo di aggregazione studiato e portato avanti anticipando i tempi imposti dalla riforma stessa”.
“La Regione – ha aggiunto la presidente – ha seguito e continuerà a riservare grande attenzione a questo processo di cambiamento portato avanti con grande impegno dei presidenti e dei direttori delle due banche”.
“Non possiamo che essere soddisfatti di questo grande progetto che guarda avanti, visto che la banca di credito cooperativo – ha concluso – rappresenta una presenza importante sul territorio, perché oltre a lavorare e investire per lo sviluppo delle attività, ne favorisce il mantenimento sul territorio regionale attraverso finanziamenti. Tutto ciò, con un occhio sempre attento alle famiglie”.