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Nasce “Associazione Luca Conti” a due anni dalla morte del dirigente socialista di Perugia

Nel secondo anniversario della morte di Luca Conti giornalista dell'organo regionale Agenzia Umbria Notizie (Aun) e dirigente socialista perugino, scomparso prematuramente il 22 marzo 2010, un “gruppo di amici e compagni” ha deciso di istituire oggi un associazione culturale a lui dedicata.

“L' 'Associazione Luca Conti' – spiegano i fondatori – è un ringraziamento, ancorché tardivo, alla sua opera, alla sua intelligenza, alla sua sensibilità, al suo garbo, che meritano di essere perpetuati da quelli che hanno avuto la fortuna di essergli a fianco, anche per consegnare ai giovani un esempio di dedizione, professionalità e sacrificio, di cui Luca ha dato un’indimenticabile testimonianza”.

L’associazione ha per finalità, come enunciato nel suo statuto fondativo, la diffusione della cultura, della comunicazione politica, obiettivo ambizioso, specie nell’attuale congiuntura di crisi, nei rapporti fra cittadini e istituzioni. “Occorre restituire dignità alla politica – spiegano i promotori dell’iniziativa -, abbattere i condizionamenti di poteri oligarchici e non democratici, delle lobbies, dei centri d’interesse e d’affari, della stessa malavita, che, troppo spesso, la condizionano, sviluppare nuovi coinvolgimenti, specie dei giovani e delle donne”.

“Il riferimento dell’attività di Luca Conti – ricordano i fondatori dell’associazione -, non dichiarato ma praticato, era il motto nenniano della ‘politique d’abord’, la politica comunque intesa come strumento di mediazione intelligente e dinamica tra i diversi interessi conflittuali, presenti nella società contemporanea, e per una effettiva libertà dal bisogno, in difesa dei ceti meno abbienti, superando il determinismo marxista e l’arroganza capitalista”.

Su questi fronti Luca Conti è stato con il suo lavoro, e dunque il suo esempio, costantemente impegnato, avviando nel tempo importanti iniziative editoriali, che hanno dato alla comunicazione politica perugina e umbra nuovi impulsi. L’esperienza de “Il Davidoff”, periodico di cultura e politica da lui fondato e diretto, nato agli inizi degli anni ‘90 e rivolto al target studentesco perugino, ne è stato l’esempio più originale ed efficace. Lavorava non solo alla qualità dei contenuti, ma anche alla forma della comunicazione con inedite, quanto originali, soluzioni grafiche ed estetiche, adottate per invogliare il lettore ad accedere ai contenuti effettivi della comunicazione.

“Il risultato del suo modo di operare – concludono i promotori dell’iniziativa – si è concretizzato nell’avvicinarsi all’impegno politico di tanti giovani, con i quali sapeva intrattenere un rapporto culturale, che spesso sfociava nella stima reciproca e quasi sempre nell’amicizia. La vastità dei suoi interessi, dalla letteratura alla musica, fu il pretesto, l’aggancio, per sollecitare la curiosità e l’interesse di tanti giovani, colpiti anche dal suo modo sereno di proporsi e di proporre. Oggi questi giovani che Luca fu capace di coinvolgere con quell’umanità socialista di cui era investita la sua persona, sono in prima fila nell’impegno politico socialista e riformista e al servizio convinto delle nostre comunità”.