“Il Comune di Narni non ci ha fornito tutti i documenti che avevamo sollecitato come se ci fosse la volontà di nascondere la verità: per tale motivo abbiamo inoltrato un’ulteriore richiesta di accesso agli atti per fare maggiormente luce sui progetti Sprar, ovvero i servizi di protezione per i richiedenti asilo”.
Ad annunciare la prossima “mossa” della Lega Umbria è il capogruppo in Regione, Emanuele Fiorini: “Attraverso una precedente istanza chiedevamo di avere visione di alcuni documenti relativi ai progetti di accoglienza migranti elaborati per la “Zona sociale 11”, comprendente i territori di Narni comune capofila, Amelia, Attigliano, Guardea e Lugnano in Teverina. Il nostro obiettivo – spiega Fiorini – è quello di far chiarezza in merito alla gestione e agli esiti dei progetti Sprar. Tuttavia, i documenti che ci sono stati fatti pervenire non sono completi. Manca qualsiasi informazione riguardo la tipologia di lavoro svolto dai dipendenti coinvolti nel progetto, i verbali redatti dagli stessi e gli ordini di servizio. Per tale motivo – prosegue Fiorini – abbiamo presentato una nuova richiesta di accesso agli atti, ad integrazione della prima, dove richiediamo di avere visione dell’elenco delle mansioni assegnate alle varie figure previste per l’esecuzione del progetto. Si tratta degli operatori sociali Matticcari, Francesca Comaschi e Anna Passone; dell’interprete e mediatore culturale Spaziani; delle assistenti sociali Valeria Del Re, Elisa Cinti, Barbara Giovannetti; dello psicologo Scottegna; delle altre figure professionali Angelo Coletti, Paola Verginelli, Lorella Sepi, Laura Pica, Cinzia Ruco. Abbiamo richiesto, inoltre, copia del registro presenze dei dipendenti con relative date e orari, dei rapporti lavorativi intercorsi tra questi soggetti e il Comune di Narni, dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 e delle annualità di riferimento dei mansionari”.