di Andrea Liberati (*)
E dire che, malgrado anni di incuria, di pessima gestione del denaro pubblico, di programmata disinformazione, di bugie mascherate da promesse, di diktat imposti da dirigenze fortemente politicizzate, l’ospedale di Narni godeva di ottima salute.
Ancora nel 2011 riceveva il ‘Bollino Rosa’, riconoscimento assegnato alle strutture italiane che hanno solidi elementi di sicurezza e prevenzione per chi partorisce; nel 2014 il reparto di Chirurgia Vertebrale Ortopedica era tra i primi in Italia per qualità del servizio ed umanità del personale (fonte qsalute.it).
Poi sono iniziati i boicottaggi, i licenziamenti (‘volontari’ o coatti) di medici di fama, le inchieste giudiziarie, gli articoli allarmisti, la disinformazione, il passaparola criminale che vedeva il Punto Nascita di Narni già in dismissione da mesi.
E infine il sipario. Come risulta da un documento ufficiale di metà ottobre, a firma del dottor Sandro Fratini, dirigente ASL 2, il Punto Nascita chiuderà ufficialmente tra sei giorni, il 31 p.v., in anticipo di due mesi sull’annunciato 31 dicembre, nel silenzio assordante di sindaco e presidente di regione, dirigenti PD: eppure la presidente Catiuscia Marini aveva dato puntuali rassicurazioni anche nel febbraio scorso, ‘Non chiuderà’. Era semplice campagna elettorale.
Qualche mese dopo, in luglio, il sindaco De Rebotti si produceva in insignificanti minacce di dimissioni: non ci stava a passare per l’uomo dello ‘smantellamento’. Tuttavia, viste le manzoniane grida levate, si trasformerà probabilmente nel miglior liquidatore delle residue attività, con successiva svendita dell’immobile al miglior offerente.
La fine del glorioso Punto Nascita di Narni rappresenterà dunque solo il primo passo verso la chiusura dell’intero ospedale.
Venendo infatti a mancare la figura h 24 del medico anestesista rianimatore, l’intera struttura risulterà più debole e meno attrattiva. Il PD ci risparmi ulteriori bugie sul millantato ospedale di Cammartana, che, anche se costruito, sarebbe in realtà soltanto una struttura riabilitativa.
Il M5S vede nelle manovre sinora condotte la volontà precipua di annichilire il territorio, con una popolazione che assiste narcotizzata all’emorragia di posti di lavoro, ma anche al venir meno di molte attività di tipo commerciale, legate a servizi sanitari oggi moribondi. Una comunità, quella narnese, sottoposta oltretutto da anni a molteplici e pericolose fonti emissive, con un alto inquinamento di suolo, acqua e aria: anche per questo era necessaria un’adeguata compensazione in termini di offerta sanitaria. E invece via al depauperamento dei servizi di base, mentre i centri urbani perdono residenti che, distratti da sensi unici e varchi elettronici, forse dimenticheranno pure di non avere un posto dove andare!
Sabato 7 novembre, a partire dalle 10, attivisti ed eletti del M5S saranno sotto l’ospedale di Narni per parlare di Sanità, ma anche di cittadinanza e qualità della vita, ascoltando le idee dei cittadini. E senza raccontar loro nemmeno una bugia!
(*) Andrea Liberati – Consigliere Regionale M5S Umbria