Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Sangemini, in collaborazione con quelli della Compagnia di Giugliano in Campania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di G.A. classe ’49 e di V.P. classe ’81, entrambi residenti nel capoluogo campano. I 2 sono ritenuti responsabili di aver tentato, nel mese di settembre 2007, una rapina a mano armata in danno dell’ufficio postale di Sangemini.
In quella circostanza V.P., con il volto parzialmente coperto da un cappellino con visiera, aveva aggredito alle spalle l’impiegata che in quel momento era intenta ad aprire la porta blindata del locale ufficio postale; sotto la minaccia di una pistola, l'aveva spinta all’interno dell’ufficio intimandole di aprire la cassaforte. All’esterno G.A., fungeva da palo, dotato di radio rice-trasmittente, si manteneva in stretto contatto con il complice al fine di garantirgli la fuga.
La rapina non era stata portata a termine, a causa del sopraggiungere di una guardia particolare giurata per la consegna di alcuni plichi. In quel frangente infatti, verosimilmente avvertito dal complice collocato all’esterno, l’aggressore aveva lasciato la donna che teneva sotto tiro, dandosi precipitosamente alla fuga. Nella concitazione del momento, il rapinatore ha spintonato la guardia giurata che, postasi immediatamente all’inseguimento, non è riuscita tuttavia a bloccarlo. Nel corso della disordinata fuga il malvivente aveva abbandonato maldestramente lungo il tragitto una rice-trasmittente e la pistola, poi risultata giocattolo, ma privata del tappo rosso.
Le indagini, particolarmente complesse data l’esiguità degli elementi a disposizione, hanno consentito di focalizzare l’attenzione su due soggetti arrestati in flagranza di reato che, con le medesime modalità, si erano resi responsabili di un'altra rapiana consumata alcuni mesi dopo presso un istituto bancario ubicato nella Provincia di Lucca.
Dalle dichiarazioni rese dai testimoni nell’immediatezza dell’evento, anche dall’esame dei reciproci contatti telefonici avvenuti tra i due malviventi sia prima che immediatamente dopo il fallito colpo, particolarmente frenetici a seguito dell’inaspettato epilogo (essendosi allontanati in direzioni opposte, ignote agli stessi malviventi in quanto non preventivamente pianificate), gli investigatori sono riusciti a raccogliere sufficienti indizi nei loro confronti.
Pertanto, sulla base degli elementi raccolti il GIP del tribunale di Terni, concordando pienamente con il quadro probatorio raccolto dai carabinieri del Nucleo Investigativo, ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti dei 2 che, rintracciati stamane nel Comune di Giugliano in Campania, venivano tratti in arresto ed associati presso la struttura carceraria di Napoli Poggioreale.