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Nè sotto Perugia nè con Terni

I gruppi di centrodestra in Consiglio comunale non accetteranno passivamente il passaggio del territorio folignate sotto la nuova provincia di Terni. Il leader Daniele Mantucci, il capogruppo del Popolo della Libertà Riccardo Meloni e Giada Bollati della lista civica 'Cambiare Foligno' prendono posizione in un documento pubblico a firma congiunta nel quale giudicano fuorviante il confronto che in città si sta sviluppando tra quanti vorrebbero Foligno aggregata alla Provincia di Terni e coloro che, invece, sotengono la necessità di restare assoggettati a Perugia. “La proposta di un’aggregazione a Terni è talmente peregrina da non meritare nemmeno commenti – scrivono i tre capigruppo consiliari – molti cittadini pensano che si tratti di uno scherzo, di una battuta provocatoria. Anche la subordinazione a Perugia, del resto, è cosa abbastanza recente, del tutto estranea alle nostra storia culturale e politica – fanno notare nel documento – comunque ci ha sempre penalizzato fortemente. Foligno non deve essere svenduta né a Perugia ne a Terni. Non vogliamo né l’una né l’altra soluzione. Vogliamo la soppressione delle province. In una regione di soli 800 mila abitanti le due province costituiscono un appesantimento burocratico, enormemente costoso e privo di qualsiasi utilità per i cittadini. In concreto, sono sino ad oggi servite soltanto a creare poltrone e affari per il centro-sinistra e i suoi fiancheggiatori. Il centro-sinistra, per interessi clientelari e di potere, sta facendo di tutto per mantenere sia Perugia che Terni. Noi non siamo d’accordo e ci opporremmo con ogni mezzo a nostra disposizione”.