Città di Castello

Muzi Betti, Cda minaccia dimissioni entro fine marzo | Secondi scrive a Tesei

Il Cda dell’Asp Muzi Betti si è detto pronto alle dimissioni nel caso perduri ancora l’immobilismo della Regione sull’annosa questione del blocco ultradecennale delle tariffe, a cui peraltro si sono aggiunti da tempo gli onerosi aggravi di bilancio dovuti al Covid-19.

Questo è emerso dall’incontro in Comune proprio tra il Presidente e il vice dell’azienda, rispettivamente Andreina Ciubini ed Eugenio Bruschi (assieme a Goretta Morini, membro dello stesso Cda) e il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, il quale ha pure scritto una lettera alla Presidente della Regione Donatella Tesei.

“Inascoltati da due anni”

La delegazione della Muzi Betti ha espresso preoccupazione e disappunto al primo cittadino “per non aver ricevuto ancora risposta ai problemi posti negli ultimi due anni“, nonostante le varie sollecitazioni già espresse in Regione insieme ad altre case di riposo umbre (ad aprile 2021 c’era stata anche la manifestazione dei sindaci sotto palazzo Cesaroni).

“Se non riceveremo risposte entro marzo pronti a dimetterci”

Ci troviamo nella condizione di dover amaramente preannunciare le dimissioni dalla carica, dell’intero Cda, – hanno ribadito i vertici dell’Asp – essendo nella impossibilità di agire. Se non riceveremo concrete risposte scritte ai nostri problemi, entro e non oltre la fine di marzo, formalizzeremo il nostro proposito di dimetterci dalle cariche ricoperte”.

Ciubini ha inoltre comunicato che “il bilancio di Muzi Betti, ormai in fase di chiusura, sta mostrando un cospicuo disavanzo come del resto era stato già preannunciato mesi fa e la situazione peggiorerà ancor più con la questione delle bollette energetiche, triplicate e quadruplicate rispetto ai costi del 2021″.

La lettera di Secondi alla presidente della Regione

Secondi, davanti a questo scenario, ha dunque chiesto a Tesei, “un intervento per scongiurare le preannunciate dimissioni, dato il grande lavoro svolto dal Cda anche nelle difficili condizioni della pandemia. Agli annosi problemi di integrazione con l’intero sistema sanitario regionale, alle acrobazie organizzative cui sono costretti da tempo per il blocco ultradecennale delle tariffe, alle sempre maggiori richieste che provengono da assistiti, famiglie ed Enti di controllo, si sono aggiunti gli effetti del Covid-19 che hanno forzatamente complicato e stravolto, in taluni casi, tutto il notevole lavoro messo comunque a punto nel tempo”.

Sussiste la necessità di un tempestivo ed urgente tavolo di confronto – conclude il sindaco nella missiva indirizzata alla presidente – nell’interesse della nostra intera comunità, non più rinviabile, sui seguenti temi già posti: revisione tariffe e contributo straordinario emergenza Covid-19. Confidiamo nel suo tempestivo interessamento”.