Visitatori pressoché stabili, con un lievissimo calo, per il complesso museale di San Francesco a Trevi. Nonostante i difficili mesi del terremoto, che hanno provocato una diminuzione di turisti generalizzata, il 2017 ha visto al museo trevano 8.913 visitatori, contro i 9.204 del 2016.
“Bisogna dire che il museo di Trevi in questi ultimi dieci anni – spiega lo storico dell’arte Carlo Roberto Petrini – ha visto sempre crescere i visitatori, raggiungendo punte molte alte, anche del 50%, arrivando alla soglia di dieci mila presenze, un record per un Museo Civico”. Un aumento ascrivibile alle nuove politiche museali, le quali in questi ultimi anni non solo hanno visto aumentare i visitatori, ma realizzare iniziative culturali, rendendo vivi gli spazi museali, contenitori di opere d’arte di notevole pregio. Quest’anno ci sarà da maggio a settembre la grande mostra dal titolo Capolavori del Trecento, che coinvolgerà altri importanti Comuni Montefalco, Spoleto e Scheggino. Insomma, si può parlare di nuovo rilancio del Museo di Trevi, a vent’anni dalla sua inaugurazione.
Finalmente si stanno avviando alla conclusione i lavori dell’ex Convento francescano, che consentirà un nuovo allestimento museale con la presentazione di altre opere d’arte restaurate. Anche la sezione archeologica verrà ampliata con reperti ceramici, studiati e catalogati dallo studioso Stefano Bordoni.
Guardando ai dati, si nota sempre di più un incremento di presenze. Si tratta del primo visibile risultato delle varie iniziative culturali messe in atto dal Museo, mirate a far conosce la realtà museale trevana e le varie emergenze artistiche presenti in Città. Ora ci attende un significativo avvenimento che va al di là dei confini regionali, la grande mostra sui Capolavori del Trecento, che segna la conclusione di una attività di ricerca e di studio dello storico dell’arte Alessandro Delpriori.