Nuove installazioni tecnologiche per il museo della Castellina grazie ad un accordo pubblico – privato. Il Consiglio comunale, nella seduta del 29 gennaio 2024, ha deliberato con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione del Gruppo “Noi per Norcia” ed il voto contrario del consigliere Alessandro Severini Perla, l’Accordo di Partenariato Speciale Pubblico Privato con Municipia SpA del Gruppo Engineering con la quale il comune ha poi potuto partecipare al bando PNRR che si è aggiudicato.
L’Azienda, player nazionale di primissimo piano nella gestione integrata dei servizi per gli Enti Locali, lavorerà alla realizzazione delle nuovissime installazioni tecnologiche ed alla successiva gestione del Museo.
Il progetto del Museo Civico Diocesano della Castellina ha avuto un iter particolarmente complesso che, dopo aver ottenuto dall’Arcivescovo Renato Boccardo autorizzazione formale al riallestimento di tutte le opere di proprietà della Curia presenti nel museo prima del sisma, ha richiesto di mettere a fattor comune tutte le risorse che l’Amministrazione è riuscita a reperire per quello che ritiene essere uno dei principali progetti per il rilancio socio-economico e culturale della Città. Un iter unico quindi, anche dal punto di vista delle procedure, che per questo ha richiesto tempi lunghissimi e che ha coordinato le risorse generosamente messe a disposizione – per la progettazione – dalla Fondazione di Brunello e Federica Cucinelli, i fondi della ricostruzione per il recupero strutturale ed il consolidamento antisismico dell’immobile, i fondi europei per l’impiantistica ed i nuovi allestimenti (integrati per circa 300 mila euro da fondi propri del bilancio comunale), quelli delle Aree interne per la copertura del chiostro, ed infine quelli del PNRR per il progetto presentato ieri in Consiglio per ulteriori 1,3 mln di Euro circa per le nuove tecnologie oltre a 500 mila Euro che Municipia Spa si impegna a mettere a disposizione per il rilancio della gestione del museo stesso. Il totale delle risorse disponibili per il nostro museo arriva pertanto alla importantissima somma di circa 5 mln di Euro totali.
“Un risultato a cui abbiamo lavorato tantissimo – dichiara con soddisfazione l’Assessore alla Cultura Giuseppina Perla – e che presentato alla Conferenza dei Servizi, ha dato il via formale al percorso di ricostruzione. Il progetto – prosegue l’Assessore Perla – prevede che il nuovo Museo della Castellina, a partire dalle opere presenti ante sisma, disponga di istallazioni con tecnologie futuristiche di realtà virtuale ed aumentata, ledwall ed oleogrammi, che renderanno “vive” le nostre opere e che prendendo vita, si racconteranno da sole. Il museo sarà così reso accattivante soprattutto per le nuove generazioni; facile ed intuitivo, accessibile a tutti, ricco di esperienze che lasceranno nel visitatore la sensazione di essersi realmente immerso nella nostra storia. Si tratta di un progetto volto alla valorizzazione dell’intero territorio e che prevede anche un percorso urbano per accompagnare turisti e cittadini nella visita dell’intero sistema museale nursino e delle più importanti opere d’arte e monumentali della città.
Questo progetto pertanto – concludono l’Assessore Perla e il Vice Sindaco Reggente Giuliano Boccanera – insieme a quello per il turismo lento e del CIS relativo alla logistica dell’accesso ai Piani di Castelluccio (3,5 mln di Euro interamente finanziato), al corridoio multimodale (i lavori sono iniziati per oltre 1 mln di euro), al completamento della Spoleto Norcia ormai interamente finanziata ed i cui lavori (per circa 4 mln di euro) sono in corso, al progetto per il centro unico dei servizi turistici con il Parco Nazionale e Coop Cultura (in graduatoria per il finanziamento di 2,5 milioni di euro), ai progetti del PNRR e delle Aree Interne per gli impianti sportivi e le aree verdi (in totale circa 4 mln di Euro tutti cantierati), il progetto “Fenice” (altri 5 milioni di Euro interamente finanziati) ai nastri di partenza con ‘Università degli Stranieri di Perugia, la Camera di Commercio e Villa Umbra e ai tanti altri progetti ancora in fase di elaborazione, traccia il quadro strategico della nuova dimensione turistico culturale della città, al di la’ della ricostruzione e delle manifestazioni “storiche” tutt’ora in corso”.