Dopo l’annunciata chiusura, da ieri, Palazzo del Bargello e al Polo Museale Diocesano a seguito dei problemi sorti in merito alla gestione di entrambe le strutture della città di Gubbio, l’assessore Augusto Ancillotti è intervenuto per puntualizzare quanto segue: “L’amministrazione di Gubbio sta lavorando da tempo a un piano complessivo di gestione e coordinamento delle realtà museali e del patrimonio culturale della città, in modo da poter offrire una visione organica delle strutture e delle offerte, sia pubbliche che private“.
Nel corso di questo anno verrà definito, in tal senso, un progetto unitario, che fornirà sul piano della comunicazione, degli itinerari e della promozione un’idea univoca, al di là delle diverse proprietà e ruoli, del percorso museale della città e delle strutture espositive, siano esse comunali, statali, ecclesiastiche o private. Per quanto riguarda le strutture del Bargello e del Museo Diocesano sono già in itinere soluzioni organizzative che garantiranno a breve la riapertura e l’operatività. Per il Bargello, affidato alla Società Balestrieri, si costituirà una forma cooperativa autonoma e ci risulta che anche per il Diocesano, di competenza della Curia, sono avviate soluzioni che lo renderanno a breve attivo e fruibile
Sull’argomento è intervenuta anche la Diocesi di Gubbio che ha voluto precisare come “in questi ultimi dieci anni sia stato fatto un grosso sforzo in termini finanziari per garantire l’apertura del polo museale diocesano e non privare così l’offerta culturale e artistica della città di Gubbio di un prezioso ed inestimabile valore. La Curia eugubina continuerà a farlo anche in futuro, compatibilmente con le risorse a disposizione“. La Diocesi sottolinea, però, che non ha mai beneficiato di contributi pubblici per la gestione dello stesso polo museale e non ha mai condizionato il mantenimento della regolare apertura ai visitatori a richieste in tal senso inoltrate al Comune di Gubbio o ad altre istituzioni.