Sono gli stessi gestori del bar che hanno chiamato l'ambulanza, per soccorrere un'avventrice 41enne perugina, colta da un malore all'interno dell'attività. Ma la donna era già morta al momento dell'arrivo dei soccorsi.
E' successo la scorsa notte in un bar di via della Pallotta, già noto alle cronache per un episodio di accoltellamento avvenuto alcune settimane fa, in cui morì un giovane cittadino tunisino.
Sarebbe la droga, secondo le prime ipotesi dei carabinieri che stanno facendo accertamenti sulla vicenda, la responsabile del decesso della donna, nota alle forze dell'ordine proprio a causa del consumo di droga.
Droga e disagio – Questo ennesimo episodio accende ancora una volta i riflettori dell'attenzione pubblica sul tema della tossicodipendenza e del disagio sociale, che colpisce con particolare ferocia Perugia e alcune sue zone.
“La proprietà si riserva il diritto di allontanare alcuni soggetti dal locale”, in caso di comportamento aggressivo o non adeguato. E' quanto si legge ancora oggi su un foglio affisso alla vetrina del bar in questione, sommerso tra altri cartelli con divieti e avvisi di video sorveglianza, a testimonianza di una lotta strenua dei gestori per tenere lontani degrado e violenza dalla propria attività. “Non metteteci ancora sul giornale”, chiede una ragazza da dietro il bancone. “Altrimenti continuate a colpire la nostra attività”.
Mentre un residente della zona racconta in poche parole la situazione di disagio che si respira nell'area: “Qui non si vive. Arrivata una certa ora siamo costretti quasi a barricarci in casa”. (fda)