Enrico Melasecche
Chiunque ha un’auto straniera e viene ad abitare a Terni non ha alcuna convenienza a cambiare la targa perché può sfrecciare indisturbato a 100 km all’ora in Via dello Stadio o in Via Alfonsine, oppure passare tranquillamente con il rosso a tutti i semafori in cui c‘è il photo-red perché tanto, tutti lo sanno, il Comune non manda loro le sanzioni. Ma il caso riguarda anche visitatori, turisti, compresi coloro che vengono a trovare i propri parenti che vivono a Terni. Il pari trattamento fra italiani e stranieri è doveroso, ma che a Terni si giungesse a penalizzare i primi e favorire i secondi appare veramente frutto di un’amministrazione comunale pasticciona e pressapochista. L’aspetto relativo ad un’etica della giustizia è importante ma altrettanto lo è, con i tagli durissimi che sta facendo il Comune, il danno erariale che questo andazzo sta comportando per le casse comunali. Possiamo immaginare poi quale interesse ad uno scrupoloso rispetto del codice della strada abbia chi sa che tanto da Terni le multe non arriveranno mai. Forse la Corte dei Conti dovrebbe spulciare i dati che abbiamo richiesto al Sindaco e constatare quante multe a conducenti i veicoli con targa straniera sono state debitamente inoltrate e quante riscosse, come invece avviene in altre città italiane. Basterebbe fare una gara ed assegnare la gestione di tali sanzioni ad una società specializzata, visto che l’USI sembra fin qui non abbia provveduto o non sia stata incaricata dal Comando della Polizia Municipale. Proprio ieri in consiglio comunale, durante la discussione sul bilancio, è stato trattato il tema di quali stipendi prendono i dirigenti comunali, in alcuni casi troppo elevati, in altri con merito eccelso forse bassi. Riteniamo che un Comune moderno debba promuovere sempre il merito, cosa che fin qui non è avvenuto per ragioni di incultura della classe politica e per tutelare interessi che generali non sono. Quando il Sindaco ci fornirà i dati richiesti, speriamo con sollecitudine, valuteremo i commenti e le azioni eventualmente da intraprendere.