Nell’ultimo anno le sanzioni ai gestori dei locali sono aumentate in modo esponenziale. Sono i dati che emergono dall’accesso agli atti effettuato dal Movimento 5 Stelle. Se nel 2021 infatti era stata comminata una sanzione ogni 66 controlli (3 violazioni scaturite su un totale di 200 accertamenti), quest’anno la media è di una sanzione ogni tre controlli (30 multe dopo 121 ispezioni).
“Di fronte a questi numeri è lecito supporre che la giunta Latini abbia deciso di fare cassa abbracciando il principio “tolleranza zero” verso chi ha ancora il coraggio di investire in questa città. Una scelta politica – spiegano in una nota dal M5S – che colpisce duramente coloro che con le loro insegne mantengono la vivibilità di interi quartieri, dando lavoro a giovani che altrimenti sarebbero costretti a fuggire. Questo mentre gli speculatori trovano, al contrario, le porte aperte e le destre perseguono il modello di sviluppo basato su Terni capitale dei fanghi reflui di tutta la regione”.
“Lo stesso modello con il quale si buttano soldi per spostare l’Università a ridosso della discarica delle acciaierie staccandola dal centro cittadino. Sono anche i commercianti – conclude la nota – con le loro tasse esorbitanti, a mandare avanti la macchina comunale. Chi pensa di colpire a cuor leggero la Terni che produce, si prenda almeno la responsabilità politica di dire chiaramente che i conti si risanano mandando in dissesto famiglie ed imprese”.