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Mozziconi di sigaretta, c’è la multa per chi li butta in terra

A Perugia, non si potranno gettare mozziconi di sigaretta e chewingum a terra, pena una multa. Così ha deciso il consigio comunale di Palazzo dei Priori, riunito ieri. La proposta del consigliere del M5S, Stefano Giaffreda, è stata approvata con 26 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto, e riguarda la modifica del regolamento di Polizia Urbana.
L’odg, come ha ricordato il Presidente della I CCP Affari Istituzionali, Armando Fronduti, era stato approvato dalla medesima commissione con 7 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto. Nel dettaglio, il consigliere propone di modificare l’art. 8 del regolamento aggiungendo, tra gli atti vietati sul suolo pubblico, l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo e gomme da masticare sul suolo e nelle acque, per questioni non solo di igiene, ma anche legate all’inquinamento.
Nel corso del dibattito il consigliere Camicia ha ricordato che sia lui che Sorcini hanno votato contro in commissione, perchè più che modificare il regolamento sarebbe meglio, a suo avviso, recuperare il senso civico dei perugini attraverso azioni di sensibilizzazione. Secondo Camicia è, oltretutto, difficile gestire una situazione come quella che si verrebbe a creare con questa proposta, vista anche la carenza di personale della Polizia Municipale che non riesce a far rispettare neanche regole ben più importanti. Camicia ha quindi invitato, come già fatto in commissione, Giaffreda a ritirare la proposta, aggiungendo che le multe dovrebbero essere emesse anche per chi abbandona siringhe e preservativi, senza gettarli negli appositi contenitori della spazzatura.
Giaffreda, dal canto suo, ha rifiutato l’invito di Camicia a ritirare l’atto, spiegando che gettare a terra mozziconi di sigarette o gomme da masticare non è solo un gesto di scarsa educazione civica, ma anche di inquinamento e deturpazione dell’ambiente e del decoro urbano, con conseguenti costi derivanti dalla rimozione dei materiali e delle sostanze inquinanti. Sarebbe sufficiente, a suo avviso, distribuire, soprattutto in centro storico, appositi contenitori che incentivino ad un comportamento più civile. L’aspetto ambientale, a ben guardare, è ben più significativo del semplice decoro urbano con un risvolto economico importante – ha detto Giaffreda – e la modifica del regolamento è anche un modo per sensibilizzare i cittadini incivili a cambiare atteggiamento, laddove le multe possano essere un incentivo in tal senso.
I consiglieri Camicia, Sorcini, Tracchegiani e Fronduti hanno, quindi, proposto all’assemblea un emendamento in cui hanno aggiunto ai mozziconi e alle gomme, le siringhe, i fazzoletti, i profilattici e altri comportamenti incivili da vietare. Secondo Sorcini, infatti, sarebbe meglio un’azione mirata di sensibilizzazione dei cittadini, piuttosto che vietare e sanzionare attraverso un regolamento. “Se vogliamo modificare il decoro – ha concluso – cambiamo pure il regolamento, ma in maniera completa, comprendendoci tutto”.
Il consigliere Carlo Castori è intervenuto per ricordare anche come in un recente incontro dell’Anci sia stato affrontato questo tema e si sia messo in evidenza che a provvedere ai contenitori suddetti non debbano essere gli enti, per i quali sarebbe un’incombenza economica di cui non si possono fare carico. Dovrebbero essere, piuttosto, le aziende produttrici a fornire dei raccoglitori piccoli per mozziconi e gomme, senza gravare sulla finanza pubblica. Castori ha anche ricordato che Anci ha evidenziato come i proventi delle multe dovranno essere destinati ai comuni per decoro e ripulitura. Castori ha, quindi, chiuso il suo intervento sostenendo che a suo avviso la proposta di Giaffreda sia da intendersi in questa direzione già indicata da Anci e con le rassicurazioni intervenute nell’incontro sopra ricordato.
Nel dibattito ha preso la parola anche il consigliere Emanuele Scarponi, per il quale tutto ciò va nel senso di migliorare il decoro urbano e si aggiunge ad altre attività già messe in campo in tal senso, salvo però, poi dover tenere conto delle difficoltà di applicazione della proposta.
Anche Mencaroni ha ribadito che pure il patto di stabilità prevede proprio quello che Castori ha ricordato in assemblea, per cui la proposta di Giaffreda è in linea con una volontà più ampia a livello nazionale, essendo vigente la legge anche in altre città.
La consigliera Leonardi, infine, ha specificato che, a suo avviso, di fatto ci saranno sicuramente difficoltà applicative, ma in virtù del fatto che il divieto a livello nazionale non è ancora legge, ha dichiarato il suo voto favorevole sulla proposta, condividendone lo spirito.
Il consigliere Camicia è quindi intervenuto per dichiarazione di voto, al termine del dibattito, confermando la sua contrarietà alla proposta che ha definito niente altro che un tentativo politico di modificare un regolamento per mettere bandierine, non per tutelare i cittadini.
Giaffreda ha voluto sottolineare come, invece, non si tratti di una questione politica, ma di civiltà. Anche per Cenci lasciare per strada mozziconi e gomme è un comportamento incivile che è giusto sanzionare, pertanto la sua dichiarazione di voto, contrariamente a quella del suo collega di partito Camicia, è a favore della proposta.