“No ai prodotti a base di insetti o farina di grilli nelle mense scolastiche e comunque nei pasti per gli studenti delle scuole umbre. I nostri bambini, i nostri giovani devono essere salvaguardati dalle derive a cui ci vuole spingere questa Europa ed educati ad una corretta alimentazione e alla conoscenza dei prodotti genuini italiani ed umbri in particolare”. Così il consigliere regionale Manuela Puletti, che ha presentato una mozione, firmata anche dai colleghi Marco Castellari e Valerio Mancini, in cui si chiede alla Regione di promuovere in tutte le scuole umbre una campagna di informazione e di sensibilizzazione all’uso di prodotti a filiera corta delle aziende umbre, evitando l’utilizzo dei cosiddetti “novel food”, a base di insetti.
“La scuola – ricorda Puletti – è insieme alla famiglia il principale centro di educazione. Anche alimentare, elemento così importante per garantire la salute, l’accrescimento culturale e la socializzazione tra alunni che provengono magari da tradizioni, etnie o stati sociali differenti. Ritengo che l’obiettivo di fornire nel servizio di mensa scolastica un prodotto adeguato per favorire la sana crescita di un alunno si debba perseguire non solo guardando al giusto apporto proteico e delle altre sostanze nutritive, ma anche aiutando la conoscenza di una tradizione gastronomica, quella italiana, amata in tutto il mondo. Una cultura che, attraverso gli alunni, si trasmette poi alle loro famiglie. Una cultura che però rischia di essere seriamente minacciata, dopo che, dal gennaio 2023, possono essere commercializzate nell’Unione Europea le larve del verme della farina minore. Autorizzazione che si aggiunge a quella per le larve gialle della farina, la locusta migratoria e i grilli, sempre in forma congelata, essiccata e in polvere. Un elenco di insetti – chiarisce Puletti – che purtroppo sembra destinato ad allungarsi in questa Europa che accoglie i nostri agricoltori con il filo spinato, costringendoli a tenere incolti i propri campi. Una goccia nel mare di fronte alle enormi difficoltà che i nostri agricoltori stanno attraversando, ma ritengo importante che l’Umbria, attraverso questa mozione, rimarchi il suo ‘no’ a certe follie europee”.
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