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Movimento dei forconi, “c'è rischio estensione anche in Umbria”

“Pur condannando i metodi usati, le giuste aspirazioni di agricoltori, pastori, allevatori e pescatori siciliani e sardi possono trovare omologhi in ogni regione d’Italia, anche in Umbria”. È quanto dichiara Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale. “L’Italia è un Paese in cui il settore primario sta via via scomparendo e con esso l’occupazione e la produzione delle ricchezza di territori la cui economia è stata sempre legata alla terra, all’allevamento e alla pesca lacustre e fluviale. In Umbria, ad esempio, a parte la solita politica dei finanziamenti a pioggia, spesso anche tardivi, non si offrono risposte alle stesse rivendicazioni che infiammano gli animi e le piazze della Sicilia ormai da diversi giorni: costi della grande distribuzione, rincari di energia e carburanti, crollo dei prezzi, necessità di sgravi fiscali. Un quadro preoccupante ed impellente che va affrontato subito e con decisione, prima che le legittime proteste possano degenerare. A questo proposito si stanno già costituendo comitati in tutte le regioni d’Italia, tra cui anche in Umbria, volte ad approfondire le specifiche realtà regionali ed elaborare un programma ed una serie di richieste volte a sollevare la crisi di un settore che dovrebbe essere parte integrante dell’economia nazionale e di questa stessa in ambito europeo, verso cui invece le istituzioni sembrano non mostrare l’interesse necessario”.