Un folto gruppo di persone presenti sul territorio da più di 5 anni. Non siamo una di quelle liste occasionali messe in piedi per la campagna elettorale. Quello che ci contraddistingue sono le attività, i fatti e le migliorie che ci sforziamo di portare a Città di Castello. Siamo cittadini incensurati e il nostro programma, chiaro, preciso, tecnico e conciso, è riassunto in appena 12 punti
Con queste parole il candidato a sindaco Marco Gasperi ha descritto i pentastellati del Movimento 5 Stelle Città di Castello, la cui lista è stata presentata, ieri sera, nella Sala del Consiglio tifernate. Questi i nomi dei 19 candidati alle prossime Amministrative del 5 giugno: Romina Tarducci, Roberto Zazzi, Silvia Edoardi, Matteo Serpolini, Anna Del Buono D’Ondes, Lorena Maggini, Paolo Squarcetti, Raffaella Pensi Proietti, Franco Capaccioni, Sara Martinelli, Massimo Albertini, Sonia Cecci, Giuseppe Tofanelli, Morena Lucchetti, Andrea Tiburzi, Matteo Cardinali, Lorenza Pensi Proietti, Roberto Ugolini e Maria Carrera.
“Il programma – ha esordito Roberto Zazzi – è stato fatto dai cittadini. I nostri 12 punti sono infatti stati suggeriti proprio dai tifernati. In questi anni siamo sempre stati in mezzo alla gente, senza mai prendere finanziamenti pubblici. Abbiamo dimostrato che la politica si può fare anche senza soldi: se verrò eletto, e qui lo dico, ho deciso di rinunciare ai gettoni di presenza in Consiglio comunale, donandoli alle scuole di Citta di Castello”. Sono stati tantissimi gli argomenti trattati nel corso della serata. Lo stesso Zazzi ha definito il centro storico “una scatola vuota, bella da vedere fuori ma vuota e morta dentro”.
Romina Tarducci si è soffermata sulle infrastrutture: “La mancanza di una ferrovia e quindi di un collegamento con Arezzo, oltre alla pessima fama dei trasporti pubblici urbani, non fanno che aumentare la mobilità privata, e di conseguenza un eccessivo spreco di risorse e disorganizzazione. Il Piano Regionale dei Trasporti è complesso, confuso e, talvolta, di difficile interpretazione. Poiché però è la Regione a legiferare in materia, sarebbe utile organizzare un tavolo interregionale, con Comuni interlocutori più autorevoli. La mobilità privata va contrastata, e lo si potrebbe fare, ad esempio, con agevolazioni al trasporto pubblico, una rete di piste ciclabili, o incentivi per veicoli elettrici e mobilità eco sostenibile”.
Silvia Edoardi ha invece sottolineato l’importanza della trasparenza, che ogni Comune che si rispetti dovrebbe avere nei confronti dei propri cittadini, a partire dalla diretta streaming del Consiglio comunale. “I giovani – ha aggiunto – devono avere più spazio e devono poter essere aiutati tramite il potenziamento di politiche a loro dedicate, sfruttando anche i finanziamenti europei”. Parlando di giovani ha preso poi la parola Matteo Serpolini, la cui ricetta è quella della “redistribuzione delle risorse e del capitale umano, per agevolare soprattutto la ricerca di lavoro per i miei coetanei”. Serpolini ha illustrato anche la proposta di un bilancio partecipativo, grazie al quale si potrebbero assegnare quote dell’Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, in modo che essi decidano in che modo spenderli.
Di ambiente e salvaguardia della salute ha parlato Anna del Buono d’Ondes, che pretende una necessaria revisione della gestione dei rifiuti, a cominciare dal risparmio sulle materie prime e dalla produzione di materia seconda da poter riutilizzare (la cosiddetta strategia rifiuti zero). Sperando in maggiori controlli nell’impiego di sostanze nocive all’uomo e all’ambiente, la candidata consigliere ha poi citato un’eventuale applicazione della Tariffa puntuale, consistente nel pagare solo la quantità (in peso) dei rifiuti indifferenziati prodotti dalla singola utenza domestica. “Per rendere funzionanti queste ed altre modifiche comunque, – ha detto – bisognerebbe rivedere completamente il Piano regionale rifiuti”.
Sonia Cecci ha poi parlato del punto Anti-Equitalia, aperto tutti i sabati dalle 10-30 alle 12 nella sede tifernate del M5S: “Il punto nasce prima di tutto per affrontare, insieme al cittadino, le vessazioni da parte del fisco subite da privati e imprese. Le persone hanno bisogno di sostegno morale e di indicazioni tecniche. Il nostro supporto servirà ad indicare la strada da seguire”. Non a caso l’abolizione di Equitalia dal Comune è un obiettivo primario dei pentastellati.
Marco Gasperi ha concluso l’incontro di ieri sera affermando che “la politica deve tornare ad essere un servizio, attraverso il quale la nostra azione deve riuscire ad accorciare o annullare l’enorme distanza venutasi a creare tra cittadini e istituzioni”. Detto questo il giovane candidato ha ricordato altri importanti obiettivi facenti parte del programma: facilitare l’accesso ai lavori pubblici alle piccole e medie imprese e un reddito minimo garantito per i cittadini tifernati da almeno 10 anni. “Occorre tornare a votare perchè è un diritto e un dovere – ha concluso Gasperi – I primi a volerci schifare del mondo politico, e a cercare di scoraggiare il voto, sono proprio quelli che attualmente ci governano. E’ la loro strategia per vincere. Noi raccogliamo la sfida…”