Il Comune di Spoleto prende posizione dopo i numerosi allarmi relativi alla movida molesta in città. Non si fermano infatti gli atti vandalici e le situazioni di degrado in varie parti del centro storico. Ma anche in alcune frazioni. E mentre i residenti continuano ad indignarsi ed anche la Confcommercio era intervenuta in merito, il sindaco Umberto de Augustinis ha firmato oggi (4 agosto) un’apposita ordinanza in merito agli alcolici d’asporto. Con multe fino a 500 euro per chi non vi ottempera.
Nel frattempo, comunque, polizia municipale e forze dell’ordine non sono rimasti con le mani in mano ma hanno potenziato i controlli.
Dunque con l’ordinanza odierna – che entrerà in vigore dal 14 agosto e che interessa un’area nel raggio di 500 metri intorno alla piazza Mercato – si vuole porre un freno a quella che è stata definita da più parti come movida molesta. Vale a dire disturbo della quiete pubblica, abbandono di contenitori per bevande e alimenti, ma anche il mancato rispetto delle più elementari precauzioni per evitare il contagio da COVID-19.
La decisione è arrivata anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini pervenute agli uffici comunali nelle ultime settimane, soprattutto a causa “di schiamazzi, comportamenti contrastanti col decoro cittadino e col rispetto dei residenti, oltre che di disturbo della quiete, specie in ore notturne“. Una condizione che ha interessato in particolar modo piazza del Mercato e le zone vicine, rendendo necessari i controlli da parte della polizia municipale e delle forze dell’ordine. Anche se in realtà situazioni “difficili” vengono denunciate pure in alcune frazioni, tipo a San Giacomo. Dove però l’ordinanza non ha alcun effetto.
Con l’ordinanza sindacale, insomma, si vieta la somministrazione di alcolici da asporto dopo le ore 23.30. Potranno però essere somministrate solo nel caso in cui vengano consumate nell’immediata prossimità dell’esercizio o negli spazi di pertinenza debitamente autorizzati.
Inoltre, titolari delle attività commerciali dovranno “assicurare che i locali […] siano strutturati in modo tale da non consentire a suoni e rumori di essere uditi all’esterno tra le ore 23.30 e la chiusura del locale” e, entro un’ora dalla chiusura, dovranno togliere i residui di consumazioni “dal suolo pubblico nel raggio di venti metri dalla soglia o dal perimetro delle pertinenze”.
Vietato anche l’abbandono per strada di bottiglie e altri contenitori di vetro, lattine, residui di consumazioni nelle vicinanze degli esercizi pubblici, degli esercizi artigianali e commerciali del settore alimentare e relativi spazi pertinenziali.
Per chi non ottempera alle disposizioni dell’ordinanza, sono previste multe che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
In caso di particolari fenomeni di degrado e disturbo della quiete pubblica, anche a causa del mancato rispetto degli orari stabiliti, sarà valutata la chiusura del locale.
Per consentirne la massima diffusione ai cittadini e agli operatori commerciali, l’ordinanza entrerà in vigore il decimo giorno dalla data di pubblicazione (cioè oggi) e sarà efficace fino al 15 ottobre 2020, ossia per la durata dell’emergenza da contagio COVID-19.
Qui il testo integrale dell’ordinanza.
(aggiornato alle ore 9 del 5 agosto)