Categorie: Foligno Sport

Mounting Foligno sconfigge Bastardo e torna alla vittoria. Playoff: missione possibile

Dopo l’incoraggiante sconfitta di Torgiano il Mounting ritrova il “PalaPaternesi” a distanza di un mese e mezzo dall’ultima apparizione coincisa con il rocambolesco pareggio con il Deruta. Contro il Bastardo era una partita in cui i gialloblu dovevano conquistare i tre punti per allungare sulle immediate inseguitrici e tenere la scia del Gala Five mantenendo viva la speranza di “salvare” i playoff e, possibilmente, confermare la buona impressione destata contro la capolista dieci giorni fa. Missione riuscita a metà perché al di là del risultato la squadra di Monsignori, in tribuna per squalifica, ha evidenziato le solite lacune che rendono le proprie prestazioni altalenanti e mai completamente convincenti. Come già accaduto in precedenti esibizioni, infatti, Paris e compagni non hanno saputo concretizzare una superiorità tecnica evidente trascinando la partita sul filo di un punteggio sempre aperto che ha dato coraggio e sprint ad una squadra che, con l’andare dei minuti, è cresciuta in convinzione sospinta dalle giocate del suo uomo più rappresentativo, Mazzocchi, ben spalleggiato dal giovanissimo (e molto interessante) Giardini.
Alla fine il 5-2 è un punteggio che non riesce a spiegare bene una gara che avrebbe potuto finire in qualsiasi altro modo e che lascia l’amaro in bocca sia ai padroni di casa che ai gialloverdi e che ha visto i due portiere grandi protagonisti.
Obiettivamente, e riconoscendo i dovuti meriti agli avversari, la vittoria del Mounting non è sembrata mai in discussione, neanche nei cinque minuti del primo tempo in cui gli ospiti si sono trovati, abbastanza sorprendentemente, in vantaggio. Però è innegabile che la gestione di partite sulla carta “facili” rappresenta un grande tallone d’achille dei folignati che lasciano sempre l’impressione di un’opera incompiuta. Il salto di qualità auspicato e cercato con grande caparbietà da Monsignori tarda ad arrivare, soprattutto balza all’occhio la difficoltà dei suoi ragazzi di interpretare nel modo migliore ogni frangente della gara che sfocia spesso nell’incapacità di trovare soluzioni e contromisure a situazioni non previste.